Già montate in centro a Trieste le prime luminarie di Natale
Le vele della Barcolana sono appena state riavvolte. Gli stand del villaggio che ha animato le Rive fino a domenica sera sono ancora in fase di smontaggio. Ma a Trieste, in centro, già si respira l’aria del Natale. Ad annullare i tempi fra la Regata d’Autunno, tradizionalmente in programma nella seconda domenica di ottobre, e le festività di fine anno ci sono le urgenze e le economie dei tempi della crisi. Già da ieri, in via Genova e in via san Lazzaro, alzando lo sguardo, era possibile vedere le prime luminarie, ancora spente per fortuna, con tanto di ornamenti color argento e oro.
Perché tanta fretta ? Per ridurre al minimo i tempi morti. Una procedura che in momenti come questi si rende opportuna per non dire necessaria. L’azienda che alza le luminarie, la Danilo Marin di Savignone, località in provincia di Genova, essendo incaricata di questo compito in molte città del Nord Italia sceglie oramai da anni Trieste per iniziare il suo lavoro. Si tratta di un’opzione di natura logistica: dovendo operare al Nord, si comincia dall’estremo lembo dell’Est, cioè da Trieste, per poi proseguire giorno dopo giorno verso Ovest riavvicinandosi a casa. Gli addetti dell’azienda genovese torneranno più in là per completare il lavoro prima di dicembre, mese nel quale le luminarie dovranno necessariamente essere tutte montate e perfettamente funzionanti. Insomma la pausa delle festività dei primi di novembre i triestini la vivranno anche quest’anno all’ombra delle luminarie natalizie, anche se opportunamente spente. «È una prassi oramai consolidata – spiegano i negozianti e i pubblici esercenti di via Genova – tutto questo accade già da qualche anno». Però c’è sempre chi si sorprende. Qualcuno brontola, preoccupato dal fatto che un’accensione anticipata potrebbe essere fonte di nuove spese per il Comune e, di conseguenza, per i cittadini. «Nulla di tutto questo – spiegano i negozianti interessati – perché si tratta di un costo a nostro carico». Anzi, c’è chi non vorrebbe restare escluso. «Il mio negozio guarda sulla piazza del Ponterosso – spiega Giuseppe Merli, un titolare – perciò non c’è un punto di sostegno sul quale attaccare le luminarie. Chissà se il Comune potrà provvedere, perché vorremmo avere anche noi, a Natale, le luci sopra le insegne».
Tempo a disposizione per risolvere questo problema ce n’è in abbondanza. Intanto la marcia di avvicinamento al Natale è iniziata e nessuno si può sottrarre.
Ugo Salvini
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