Gherghetta rilancia il progetto della fiscalità di vantaggio

Un costo del lavoro superiore di circa il 45% rispetto a quello in Slovenia e una pressione fiscale per le società di capitali superiore del 13%. Sono gli svantaggi fiscali contro cui devono...
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Un costo del lavoro superiore di circa il 45% rispetto a quello in Slovenia e una pressione fiscale per le società di capitali superiore del 13%. Sono gli svantaggi fiscali contro cui devono quotidianamente combattere le imprese della nostra regione a ridosso del confine con la Slovenia. Grandi differenze che appaiono paradossali, se si pensa che Italia e Slovenia sono entrambi Paesi membri dell’Ue. Come intervenire, dunque, per riequilibrare questa situazione svantaggiosa per le nostre aziende?

Se ne è parlato nella sede della Provincia di Gorizia, dove il presidente Enrico Gherghetta, basandosi su una analisi commissionata (gratuitamente) allo studio associato di commercialisti Pella–Strizzolo di Monfalcone, ha avanzato la sua proposta di “European Labour Belt”, una fascia confinaria tra il Fvg e la Slovenia (ma anche l’Austria), dove introdurre interventi in grado di armonizzare il costo del lavoro e la fiscalità per le imprese. «Il 19 giugno 2015 è stato fatto l’aggiornamento dei fattori di competitività che riguardano il costo del lavoro e la fiscalità di vantaggio a Gorizia, in Slovenia e nell’Austria – ha spiegato nella conferenza stampa di ieri il Presidente Provinciale, Enrico Gherghetta -. Dai risultati ottenuti, la risposta per la nostra città deve arrivare con il tema dell’armonizzazione dei mercati, dell’ambiente e dei sistemi sociali all’interno dell’Ue e principalmente su questa fascia di confine». La cooperazione transfrontaliera risulta importantissima per abbattere quell’handicap fiscale che grava sulla situazione isontina e che innalza il costo del lavoro italiano 45 punti percentuali al di sopra della già bassa soglia slovena, quest’ultima garante di un vantaggio competitivo per le imprese localizzate oltre confine. E da qui che riparte Gorizia: nessuna richiesta quindi al Governo e alla Regione di ricevere soldi pubblici per ridurre il divario tra un Paese e un altro, ma una promozione e il sostegno per l’avvio del percorso di armonizzazione che non farebbe altro che apportare giovamento all’economia isontina. «L’intento è quello di dare un esempio concreto anche a tutte quelle zone d’Italia confinanti con altri Stati Europei. Abbiamo anche in programma per le scuole superiori “Più Europa Più Impresa”, un progetto per spronare i giovani nel creare nuovo lavoro. La nostra città è fortunata perché abbiamo già tutto ciò che ci serve per migliorarci, la qualità delle nostre infrastrutture è invidiabile e le eccellenze vanno premiate». ha sottolineato il Presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta.

(v.p.)

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