Gherghetta: «Da dicembre torno all’Enel»

Il presidente della Provincia chiede di rientrare in servizio il primo del mese, manca dal ’98. «Non mi hanno ancora risposto»
Enrico Gherghetta con caschetto in testa
Enrico Gherghetta con caschetto in testa

GORIZIA L’aveva dichiarato più volte. E oggi lo ribadisce con forza dopo che le «malelingue» (così le definisce lui stesso) prevedevano un futuro per Enrico Gherghetta di presidente del Consorzio industriale unificato Gorizia-Monfalcone. Anzi, più di qualcuno aveva interpretato la sua arrabbiatura per il fallimento dell’operazione di fusione come la delusione per una carica che lo interessava parecchio e che sfumava miseramente.

Ma lui smentisce recisamente. «Torno a lavorare all’Enel. Punto». E per rendere ancora più chiare le sue intenzioni ha postato sul suo profilo Facebook la lettera che ha inviato ai vertici dell’Enel per concordare le modalità del suo rientro al lavoro. Basta politica, insomma.

«Ho deciso di pubblicare via web quella missiva relativa al mio rientro al lavoro - spiega il presidente della Provincia - per evitare che continuino queste illazioni ridicole, senza alcun fondamento. Del resto, non sto facendo nulla di particolare: molti altri, prima di me, sono tornati al lavoro dopo la propria esperienza di incarico pubblico. E oggi avere un lavoro è già una cosa importante, per cui il mio pensiero non può che andare a chi il lavoro manca».

Ma ecco i contenuti della lettera indirizzata al suo datore di lavoro: «Io sottoscritto Enrico Gherghetta, nato a Fiume il 26 marzo 1957, dipendente Enel in aspettativa per cariche pubbliche e attualmente presidente dalla Provincia di Gorizia, con la presente comunico che a far data dal primo dicembre 2016 cesso il mio incarico elettivo e rientro a “Enel e-distribuzione”. Chiedo cortesemente informazioni su dove presentarmi la mattina del primo dicembre prossimo e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti».

Insomma, Gherghetta fa sul serio. Ma a quella lettera è giunta una risposta? «Sinceramente, ancora non mi hanno risposto. Ma la corrispondenza nasce anche da un contatto telefonico che avevo avuto con Enel. Risponderanno. Al primo dicembre tornerà a cambiare la mia vita. Prima dell’esperienza politica - ricorda Enrico Gherghetta - lavoravo nella sede di Monfalcone, nell’ufficio progetti di linea alta tensione. Ero e sono un tecnico specialista. All’Enel ho lavorato dal 1981 al al 1998, poi ho interrotto per le esperienze politiche di consigliere regionale e, quindi, di presidente della Provincia. Sia chiaro: le mie non sono state mai nomine ma cariche elettive».

Ma perché Gherghetta si arrabbia così tanto per il progetto di fusione saltato? «Non certo perché voglio fare il presidente del Consorzio unico. Se mi incavolo contro la scelta di Romoli, di Medeot e di Madriz di non dare vita alla fusione dei Consorzi industriali è solo perché quella scelta è il funerale dell’industria a Gorizia, con danni enormi per la città».

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