Gestore unico per il Nordest. Zaia rilancia, cauto Fedriga
TRIESTE Si parla di nazionalizzazione, e il presidente del Veneto Luca Zaia coglie l’occasione per rilanciare il tema della holding autostradale del Nordest. La sua idea trova un’accoglienza prudente nel collega Fvg, Massimiliano Fedriga, per cui «la via principe» resta l’assetto attuale.
Dichiara Zaia: «Ne ho parlato io per primo, otto anni fa, e ho visto tanti sorridere di fronte alla mia idea – ricorda – così come quando ho rilanciato l’idea nel 2015». E aggiunge: «Mi fa quindi solo piacere che adesso si parli di mettere l’intera rete regionale e interregionale in un unico contenitore, visto che penso che sia quanto mai attuale nel dibattito post Genova. Immagino infatti che si possa ridisegnare la mobilità con le grandi infrastrutture, coinvolgendo anche il settore pubblico».
Fedriga risponde con cautela: «Io credo che adesso la via principe sia quella di Autovie Venete, per quanto riguarda l’A4 che è di nostra competenza». Quanto alle soluzioni alternative, come quella prospettata dal presidente del Veneto, Fedriga la vede così: «In ogni caso la nostra Regione dovrebbe restare protagonista. Bisognerebbe quindi valutare e vedere quanto peserebbe il Friuli Venezia Giulia in un altro contesto».
Contrariamente a quel che si potrebbe pensare, aggiunge il presidente, sarebbe il Veneto a rischiare di finire “in minoranza”: «Noi e Trento saremmo preponderanti, in fondo le grandi arterie, l’A4 e l’A22, sono le nostre. Per questo dico che bisognerebbe valutare con attenzione un’ipotesi simile. C’è da capire quanto pesa ognuno nella partita».
La deputata del Pd Debora Serracchiani approva invece la proposta, a patto di una garanzia di centralità per il Fvg: «Un’ipotesi di holding autostradale del Nordest esiste da tempo, ed è stato anche guardando a questa ipotesi che abbiamo pensato di costituire una newco che subentrasse ad Autovie Venete. Certo occorre fare le cose con molta ponderazione, prudenza e tenendo ben ferma la nostra barra, perché il Friuli Venezia Giulia con Autovie deve essere protagonista, non diventare un asset a disposizione dei progetti del Veneto». Per l’ex presidente del Friuli Venezia Giulia «la visione di un’alleanza territoriale che aumenti la competitività di un’area fortemente produttiva è stata alla base di questa idea della holding, che risponde a esigenze specifiche in condizioni non replicabili». Prosegue la dem: «Siamo però ancora ai primi passi, visto che con il nuovo governo tutto è sembrato rallentare: confido che la pressione congiunta dei vertici istituzionali del Nord Est risolva l’impasse nei tempi richiesti». Questa la conclusione: «Nel frattempo non posso che unirmi alla preoccupazione espressa da presidenti come Zaia e Toti in merito a una generale statalizzazione delle concessioni». —
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