«Gestione opaca, la Biblioteca slovena passi alla Regione»

Attribuire alla Regione la gestione della Biblioteca nazionale slovena di via San Francesco, «per porre termine agli episodi di clientelismo che ne stanno caratterizzando la conduzione e garantire quella totale trasparenza della parte amministrativa che oggi manca». Queste le richieste formulate con forza dai rappresentanti dell’Unione sindacale di base (Usb).
Dopo aver evidenziato che «la sezione Storia della Biblioteca è chiusa da sei mesi», Ferdinando Zebochin, del coordinamento territoriale della sigla, ha voluto ricordare che «l’ultimo addetto, guarda caso un nostro esponente sindacale, Alessandro Volk, è stato licenziato». Zebochin ha pure sottolineato che «oltre 200 domande firmate da persone che volevano diventare socie della Biblioteca sono state respinte, una di esse addirittura prima che fosse pervenuta la richiesta scritta d’ingresso, il che conferma - ha ribadito - che alla base di tutti i problemi della struttura c’è una gestione a dir poco opaca, che ha originato risultati negativi per uno dei primari enti della minoranza slovena a Trieste». Volk, più noto come Sandy, già storico e bibliotecario in via San Francesco, ha spiegato che «lo statuto prevede un numero limitato di soci. Inoltre - ha aggiunto - l'associazione che gestisce la Biblioteca ha natura privata pur amministrando danaro pubblico, circa mezzo milione di euro all’anno. Il consiglio direttivo - ha proseguito - ha agito spesso in modo contrario alle norme dello statuto. La drastica riduzione del personale, passato da 9 a 5 unità in pochi mesi e di cui sono stato vittima anch’io, è avvenuta nel momento del raddoppio del finanziamento regionale, utilizzato poi per la pitturazione di stanze e acquisti di mobili. Sono stato licenziato pur essendo diplomato archivista - ha concluso - con dottorato di ricerca in Storia all’università di Lubiana». «All’assessore regionale per la Cultura, Gianni Torrenti - ha concluso Zebochin - vogliamo spiegare che bisognerebbe avere un bibliotecario ogni 10mila titoli e che la Biblioteca ne ha 150mila». In sostanza l’Usb chiede la riapertura della sezione Storia, la riassunzione dei licenziati e la rimozione del consiglio direttivo in carica.
Ugo Salvini
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