GEOgrafie a Monfalcone: scrittori, scienziati, poeti per disegnare nuove rotte

Dal 2 al 6 ottobre prima edizione della rassegna del Comune in sinergia con Pordenonelegge si parlerà di comunicazione, calcio, futuro, felicità, adolescenza e dei viaggi a pedali e a piedi 

MONFALCONE La moltiplicazione delle rotte aeree con infinite possibilità low cost, l’istantaneità della comunicazione attraverso le nuove tecnologie, i collegamenti in presa diretta con latitudini sconfinatamente remote: con il 21° secolo è tramontata la geografia moderna, quella che ci obbligava a identificare la nostra collocazione sulla terra come una condizione modificabile solo attraverso lo spostamento fisico, attraverso una percezione precisa delle distanze sulla superficie del pianeta. Per ragionare delle geografie tradizionali e di quelle “lineari” del mondo, mettendole a confronto con le rotte virtuali e globali dei nostri anni che viaggiano sempre più veloci, arriva adesso la prima edizione di “GEOgrafie Festival. Scrivere la terra, leggere la terra” , un progetto del Comune di Monfalcone, elaborato in sinergia con Fondazione Pordenonelegge e con il contributo di Fincantieri: cinque giorni, dal 2 al 6 ottobre, nel centro storico di una città che non è Trieste, e non è Friuli.

GeoGrafie a Monfalcone nasce il primo festival delle scritture itineranti


Monfalcone, trenta minuti dai confini nazionali col centro-Europa. La città delle grandi navi e della grande Guerra. La città di mare e di terra, grande cuore adriatico e cuore pulsante del Carso. Ecco che, a Monfalcone, le parole dei libri e dei loro autori ci possono guidare in una inedita esplorazione attraverso la cartografia dell’umano e del paesaggio, sul duplice binario della lettura ad alta voce – gli audiolibri – e attraverso la viva voce dei loro autori.

I PROTAGONISTI

Ne arriveranno tanti, di scrittori, per declinare il tema delle GEOgrafie: da mercoledì 2 fino a domenica 6 ottobre tante voci delle letteratura e del pensiero del nostro tempo si irradieranno in città, a cominciare da Valerio Massimo Manfredi che, nella serata inaugurale (mercoledì 2 ottobre, dalle 18 in piazza della Repubblica) tratterà il tema della “Geografia delle tradizioni” che uniscono l’Italia: Così, nel ricordarci che essere italiani consente gioie inestimabili, Valerio Massimo Manfredi ricorderà anche la necessità una continua ridefinizione del nostro “sentimento nazionale”.

Scrittori, scienziati e poeti ospiti di GEOgrafie a Monfalcone


Nel cartellone di GEOgrafie Festival curato da Gian Mario Villalta con Michela Zin, Silvana Corbatto e Roberto Covaz – insieme al Comitato scientifico del Comune di Monfalcone – l’ideale “Virgilio” sarà il geografo Franco Farinelli. Il suo intervento, nella serata di venerdì 4 ottobre (ore 21 Teatro Comunale), focalizzerà sullo spazio e sul tempo moderno, che sono tramontati allorché la comunicazione ha valicato i confini di tempo e spazio rappresentabili su una superficie piana. Con Mauro Covacich, in dialogo con Alberto Garlini, esploreremo la mappa di una città che diventa geografia del corpo, e la vita quando cambia la sua dimensione.

Futuro e immaginario

Gianni Mura, inviato de La Repubblica, scorrerà le geografie di un pallone che rotola da tutto il mondo, o quasi. E Ferruccio de Bortoli si soffermerà sulla geografia del futuro: un viaggio nelle geografie virtuose, spesso nascoste, dell’Italia.

Aldo Cazzullo sarà testimonial di un’altra imprendibile geografia: quella dell’ “immaginario presente” che ci proietta in formidabili scenari fantapolitici. Mentre Beatrice Masini insieme a Valentina Gasparet, sfoglierà le geografie di genere: tanti ritratti di eroine letterarie – da Emma Bovary a Jane Eyre, da Anna Karenina a Pippi Calzelunghe – che hanno in comune la voglia di uscire dagli schemi della società in cui vivono.

Si traccerà una geografia dei viventi vegetali con la scienziata e nota esperta di Bio Robotica Barbara Mazzolai, con Luigi Nacci si parlerà delle geografie del viandante e decisamente dirompenti saranno le “geografie del male” di cui converserà la scrittrice Ilaria Tuti.

Eliana Liotta descriverà un’altra parabola: quella delle “geografie della felicità”: un dono che dovremmo fare a noi stessi, mentre Andrea Maggi, traccerà una geografia dell’adolescenza ed Emilio Rigatti ci guiderà in una “geografia a pedali” per scoprire il mondo dalla bicicletta.

E ancora: scopriremo nuove geografie editoriali, e soprattutto quelle della nuova editoria degli audiolibri, insieme a Sandra Furlan, esplorando le: nuove frontiere che trasformano un libro nella voce che lo racconta. Sullo stesso tema ecco uno dei più noti doppiatori italiani, Raffaele Farina, che racconterà come si prepara, si imposta e si realizza la registrazione di un audiolibro, a partire dal Poirot di Agatha Christie.

LE VOCI e i dialetti

Ci sarà anche la geografia delle voci altre, nell’incontro che vedrà protagonisti Ivan Crico (bisiac), Claudio Grisancich (triestin), Marko Kravos (slovenski) e Giacomo Vit (furlan). Ovvero il “coro” dei dialetti e delle lingue “altre” intorno a Monfalcone. Una geografia “delle città invisibili” sarà quella raccontata da Dušan Jelinčič, Paolo Medeossi, Roberto Covaz. Trieste, Udine, Gorizia per scoprire gli angoli nascosti, le storie dimenticate e i fantasmi delle città del Friuli Venezia Giulia.

Venerdì 4 ottobre alle 10 riflettori sulla tavola rotonda al MuCa, dedicata a “Le geografie del mare”, con Giulio Mellinato e Giulio Ongaro dell’Università Bicocca di Milano, e Dragan Umek dell’Università degli Studi di Trieste. Coordinerà il talk il giornalista de Il Piccolo Diego D’Amelio.

Il cartellone, che si integra ai percorsi legati allo storico Book in the Ciity, è consultabile sul sito https: //geografiemonfalcone. it/


 

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