GEOgrafie a Monfalcone, 5 giorni per navigare nel mare del sapere e delle idee
Dal punto più a Nord del mare Mediterraneo una proposta culturale e inedita attraverso il contributo di storici, saggisti, scienziati, economisti e giornalisti. Suggestioni e riflessioni per capire i frenetici cambiamenti del mondo

MONFALCONE. Prima edizione del Festival Geografie da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre in centro a Monfalcone.. Una cinquantina gli appuntamenti spalmati nell’arco delle giornate che coinvolgono giovani e adulti. Inaugurazione mercoledì alle 18 in piazza Repubblica prima dell’incontro con Valerio Massimo Manfredi.
Scrittori, scienziati e poeti ospiti di GEOgrafie a Monfalcone
PERCHÉ IL FESTIVAL? Per il curatore Gian Mario Villalta «Monfalcone è fulcro di meravigliose diversità geografiche». Vista più da più vicino, anzi da dentro, aggiungiamo che Monfalcone ha bisogno di scrutare orizzonti lontani, ben oltre le gru del cantiere che appartengono all’iconografia urbana. In questa “città dei cantieri” quasi non si distinguono le case e i palazzi dalle navi; nel quartiere di Panzano, da certe prospettive, i colossi di acciaio sembrano appoggiati sui tetti delle case degli operai. In queste poche righe ci sono già due parole chiave per capire il senso del Festival Geografie: cantiere, navi. E le navi servono a trasportare persone e merci in altri mondi e gli altri mondi si conoscono grazie, appunto, alla geografia.
L’OBIETTIVO. C’era nell’aria il desiderio di offrire a Monfalcone e da Monfalcone una proposta culturale inedita e allo stesso tempo popolare. Popolare è una aggettivo che spesso disturba gli accademici: popolare sta alla cultura – secondo i suddetti – come il formaggio sui calamari. Popolare invece è la chiave con cui svariati festival in Italia da anni richiamano migliaia di persone. Il caso più vicino è Pordeonelegge che, dopo vent’anni, non ha smarrito e anzi ha rafforzato la sua anima pop. Su questa scia si inserisce anche l’ottimo festival goriziano èStoria.
Ecco dunque volti noti e popolari giungere a Monfalcone a declinare le geografia secondo il loro sapere e la loro sensibilità. Un festival è una semina di curiosità che se ben coltivata può dare il frutto della cultura.
COM’È NATO. Il festival nasce da una chiacchierata tra persone che vogliono bene a Monfalcone. Il Comune fa sua l’idea del festival e chiede la collaborazione a Pordeonelegge che, con entusiasmo, sposa la causa. Ed ora eccoci qui all’esordio, con tanta voglia di stupire ma non di strafare nello sciocco sciorinare di numeri roboanti di visitatori.
PREDESTINATI. Se poi vogliamo leggere i simboli come trascurare il fatto che Monfalcone si affaccia nel punto più a Nord del Mediterraneo?
A ricordarcelo c’è una targa fissata nel magazzino della pescheria al porticciolo Sauro. Vi si legge: “Limite settentrionale del Mar Mediterraneo, latitudine 45° 48°’19.8” N. È stata messa nel 2004, nel cinquantennale di fondazione, sapete di chi? Dell’associazione italiana insegnanti di geografia.
FINCANTIERI. La prima notizia, molto importante, è il coinvolgimento di Fincantieri nell’iniziativa. I rapporti tra Comune e azienda sono ora improntati alla collaborazione. Pur con le prudenze del caso, dettate dalle leggi della globalizzazione, Comune e azienda coltivano l’obiettivo di tornare al passato quando il cantiere “apparteneva” all’anima del Monfalconese. Tutti cantierini, orgogliosi di esserlo. Non è un caso che il sostegno di Fincantieri al festival consolidi una nuova stagione di buoni rapporti con la comunità. Oggi Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo, primo in Europa, ma soprattutto è il primo per diversificazione e innovazione. Con circa 19.700 dipendenti, 20 stabilimenti in 4 continenti, Fincantieri annovera nel suo portafoglio clienti i maggiori operatori croceristici, la Marina militare e la US Navy, oltre a numerose Marine estere.
Complessivamente Fincantieri attiva circa 80.000 posti di lavoro sul territorio nazionale considerando i consumi degli occupati che corrispondono a stipendi equivalenti per ulteriori 29.200 addetti appartenenti ai più svariati settori economici industriali e dei servizi. Dal 1990 ad oggi lo stabilimento di Monfalcone, il più grande cantiere di Fincantieri con oltre 7.000 dipendenti tra risorse interne ed esterne, ha realizzato 38 navi da crociera.
I DUE GIGANTI. Pordenonelegge e Fincantieri hanno degli aspetti comuni. Sono leader nei rispettivi settori, sono innovazione, sono sfide continue. Sono soprattutto territorio, identità. Parola che piace al sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint: «Questo è un festival per rileggere le vicende che hanno plasmato la nostra identità e i valori del territorio, alla luce dei cambiamenti epocali che ci chiamano in causa e che tutti ci troviamo ad affrontare».
ORGANIZZAZIONE. Se questo festival può avere inizio lo si deve moltissimo alla straordinaria mobilitazione degli uffici cultura del Comune di Monfalcone coordinati dall’assessore Luca Fasan. Un’adesione convinta da parte di funzionari, coinvolti in prima persona per la buona riuscita della manifestazione.
LA CITTÀ. Pordenonelegge, tra l’altro, ha dietro un’intera città che sostiene con convinzione quel festival consapevole dei giganteschi ritorni anche economici che garantisce. Saprà Monfalcone sostenere il suo festival? Le premesse ci sono. Associazioni, scuole, commercianti, volontari della cultura e tanti altri si sono attivati per remare nella stessa direzione.
Buona geografia a tutti. –
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video