Gentiloni a Monfalcone: «La Majestic è il simbolo dell’Italia che sa vincere»

MONFALCONE. La consegna della nuova ammiraglia Majestic Princess, prima nave progettata e costruita da Fincantieri specificatamente per il mercato cinese, all’armatore Princess Cruises, brand del Gruppo Carnival Corporation, ha gettato il “ponte” tra Occidente e Oriente, davanti al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni. Il capo del governo, atterrato allo scalo di Ronchi poco prima delle 12, ha raggiunto il “Princess Theatre” di bordo ormai gremito da una platea di circa 500 invitati, accolto dagli applausi.
Majestic Princess, la più grande nave da crociera mai realizzata in Italia con le sue 145mila tonnellate di stazza lorda, battente bandiera di Bermuda, ha un secondo nome di battesimo. Accanto al logo storico Princess Cruises, dipinto su entrambe le fiancate a prua, campeggia infatti la scritta in ideogrammi “Shèng Shì Gng Zh Haò”, ossia “Grande Spirito”. La cerimonia ha offerto messaggi forti in un momento economico ancora non facile e “globale”.
L’amministratore delegato Giuseppe Bono, è andato al dunque: «Me lo lasci dire, presidente, l’Italia non ha una cultura a favore delle imprese». Ha auspicato che lo Stato garantisca il sostegno attraverso la Cassa Depositi e Prestiti: «Le esportazioni passano anche da misure di questo tipo. Non abbiamo altri aiuti, nemmeno per la ricerca». Bono ha posto l’accento sul ruolo economico e strategico del Gruppo che concorre a realizzare un punto di Pil all’anno nel Paese. Alla presidente Debora Serracchiani ha rilanciato: «Fincantieri è un riferimento fondamentale per questo territorio».
Il primo ministro Gentiloni ha colto il messaggio usando parole di riconoscimento quando, ringraziando l’ad Bono «per la sua passione e competenza» che «consente a me, quale rappresentante del governo, e al Paese di essere orgogliosi di ciò che facciamo», ha osservato: «I numeri ci dicono che Fincantieri presto avrà fabbricato un terzo delle navi da crociera nel mondo. È una storia italiana di competenza, qualità e passione che ha fatto di questo gruppo un campione italiano ed europeo, ed è in grado di crescere ed espandersi». Orgoglio, ha aggiunto il premier, che «affonda le radici sulla capacità del lavoro italiano e delle sue maestranze. Grazie anche a Monfalcone e ai rapporti con la Regione, il rilancio della cantieristica è possibile perchè è un pezzo dell’economia italiana». Gentiloni s’è “preso nota” dell’impegno economico chiamando in causa l’ad e direttore generale della Cassa Depositi e Prestiti, Fabio Gallia, presente in sala.
Mattinata intensa per la consegna della terza unità della classe Royal Princess. Uno scenario all’insegna della massima sicurezza. Bono ha rotto il silenzio dell’attesa, una volta che Gentiloni ha preso posto in prima fila. «Abbiamo approvato un bilancio di ristrutturazione pesantissima - ha affermato l’amministratore delegato, dopo aver espresso solidarietà alla governatrice Serracchiani per le pesanti critiche lanciate sul web dal giudice di Trieste Giorgio Nicoli -. Siamo partiti con un boom di domande inaspettato. Il 2016 è stato difficile, ma grazie a Micky Arison, siamo riusciti a consegnare la nave in tempo utile».
L’ad ha fatto i conti: Majestic è costata 600 milioni di euro, e «andiamo verso gli 800 milioni». Le tasse dei lavoratori hanno costituito almeno 200 milioni. Un bilancio chiuso in utile che per il 2017 «ci consentirà di distribuire i dividendi. Il nostro è un titolo da non sottovalutare». In proiezione, ha aggiunto Bono, «il carnet ci porterà fino al 2024-2025». E ancora: il bilancio ha chiuso con 24 miliardi di carico di lavoro. Nel 2016 i contratti sono stati per 4 miliardi e 600 milioni, nel 2017 per circa 5 miliardi: «Quest’anno puntiamo ad arrivare a 30 commesse». Bono ha insistito anche sulla formazione: «Ci sentiamo di tramandare la costruzione delle navi anche in futuro. Abbiamo iniziative strategiche. Faremo un grande progetto e ne sosterremo i costi. Oggi - ha concluso - abbiamo firmato un accordo altamente innovativo con i sindacati. Creiamo i presupposti per riprendere la crescita».

Gentiloni ha parlato di «segnali di ripresa nel Paese». E la storia di Fincantieri «è importante perchè fa sistema e garantisce lavoro a migliaia di piccole e medie imprese, anche con capacità artigianali». Il premier ha incalzato: «Resta un concetto di fondo per l’Italia: la qualità non ha frontiere, non ha dazi, protezionismi, chiusure. Se c’è qualità c’è crescita, sviluppo e benessere. Majestic è il simbolo di un Paese e di un’azienda che hanno scelto il mare aperto».
Sono intervenuti, tra gli altri, di Arnold Donald, Ceo Carnival Corporation, Stein Kruse, Ceo di Holland America Group, e Jan Swartz, group presidente di Princess Cruises e Carnival Australia. C’era anche il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo. A chiudere il cambio di bandiera scandito dagli inni nazionali e il rito dell’ampolla porta fortuna, la prima acqua toccata dalla nave durante il varo, consegnata dal direttore dello stabilimento di Panzano, Roberto Olivieri, al comandante triestino Dino Segani.
I numeri della Majestic. La neonata città galleggiante con le sue 145mila tonnellate di stazza lorda, 1.350 membri dell’equipaggio, al comando del triestino Dino Sagani, ha un imprinting tarato sulle esigenze del mercato cinese, con una capacità di 4.250 passeggeri e 1.780 cabine.
La sicurezza. Per la giornata di ieri, durante l’intera permanenza del premier Paolo Gentiloni, sono stati appostati tiratori scelti dell’Arma di Gorizia. Una “blindatura”, dunque, secondo protocollo, all’altezza del primo rappresentante del Governo, a fronte di una settantina di uomini tra sicurezza e ordine pubblico. Sono stati mobilitati, infatti, una trentina di unità di rinforzo per l’ordine pubblico, tra carabinieri e polizia, una quindicina tra sommozzatori, cinofili e tiratori scelti, e una trentina tra carabinieri dell’Arma del territorio, poliziotti del Commissariato di Monfalcone e della Questura di Gorizia, nonchè gli uomnini della Digos. Gentiloni è arrivato all’aeroporto di Ronchi dei Legionari a metà mattinata, in tempo utile per l’inizio della cerimonia di consegna della passeggeri. Il corteo presidenziale con le auto blindate.
L'arrivo nel capoluogo giuliano. Majestic è arrivata a Trieste in serata. Ripartirà venerdì verso le 18 alla volta di Civitavecchia, per una mini-crociera dedicata agli ospiti della società armatrice. Domenica la nuova ammiraglia farà scalo a Cattaro, in Montenegro. L’arrivo a Civitavecchia è previsto martedì prossimo. Il 21 maggio Majestic partirà da Civitavecchia per la traversata con mèta a Shanghai, che durerà 49 giorni. Si chiama “Silk Road Sea Route”. La prima crociera è prevista a metà luglio.
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