Generali, presentata la nuova Torre a Milano

La costruzione a Citylife progettata da Zaha Hadid sarà pronta nel 2018, ospiterà oltre tremila dipendenti
Mario Greco davanti alla torre in costruzione
Mario Greco davanti alla torre in costruzione

MILANO. Il logo di Assicurazioni Generali campeggia da oggi a Citylife, sul tredicesimo piano della torre - progettata dall'archistar britannica Zaha Hadid - che da qui al 2017dovrà arrivare a 170 metri d'altezza, cioè fino al 44.o piano. L'edificio ospiterà il nuovo quartier generale milanese del gruppo assicurativo con circa tremila dipendenti, e il logo è stato svelato dal presidente Gabriele Galateri, dal ceo Mario Greco e dal sindaco Giuliano Pisapia.

La crescita della struttura sarà di un piano a settimana.  Per la piena agibilità si dovrà aspettare il 2018. Mentre il collegamento con la rete metropolitana arriverà prima: entro poche settimane, quando sarà inaugurata la fermata Tre Torri della linea M5. Anche qui la presenza di Generali - che controlla al 100% la società CityLife - risulterà evidente: una delle due banchine sarà brandizzata dal gruppo. L’altra sarà «occupata» da Allianz, che ha acquistato la Torre Isozaki, già completata. Quanto al terzo grattacielo, la cui inaugurazione è prevista entro la fine del 2018, le fondamenta sarannno poste ufficialmente nel giorno di Sant’Ambrogio, il prossimo 7 dicembre, alla presenza del progettista Daniel Libeskind.

«CityLife è la rappresentazione plastica di come Generali non voglia essere solo un gruppo assicurativo, ma un costruttore di città. Col carico di responsabilità che questo comporta», ha dichiarato Gabriele Galateri. precisando poi a margine che "a Citylife ci sarà l'headquarter milanese» mentre "la sede di Generali resta a Trieste".

Mario Greco, ricordando che la gestione del patrimonio immobiliare - a oggi di circa 27 miliardi di euro - rappresenta per Generali «una leva cruciale della strategia di asset management», ha invece parlato di CityLife come «di una nuova idea di vita in città, di un modello urbanistico che, per le sue caratteristiche innovative, potrebbe tranquillamente vivere in qualunque città europea». Un concetto in parte ripreso anche dal sindaco di Milano, che - in prospettiva - ha definito l’area «un vero quartiere, con una vita culturale, sociale e di volontariato che si intreccerà con quella delle imprese». A riqualificazione avvenuta, i 366mila metri quadrati del polo urbano della Fiera di Milano ospiteranno appartamenti, uffici, un’area commerciale, il secondo parco pubblico cittadino per dimensioni (173mila metri quadrati) e il primo campo pratica di golf d’Europa in centro città.

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