Generali, dividendo in contanti

Perissinotto: "Pronti a valutare possibili acquisizioni. Sfruttiamo le debolezze del mercato"
TRIESTE
«I risultati trimestrali hanno messo in luce il forte rafforzamento patrimonale del gruppo. La compagnia sta andando bene in un periodo molto difficile e pieno di sfide»: l’ad delle Generali Giovanni Perissinotto spiega agli analisti nella conferenza telefonica sulla trimestrale che la compagnia triestina sarà in grado anche nel 2009 di «dare soddisfazione agli azionisti».


Le Generali, dopo la formula mista del 2008 (contante e azioni), «saranno sicuramente in grado di pagare il dividendo» con l’obiettivo di distribuire agli azionisti fra il 40 e il 45% degli utili di fine anno», assicura il management del Leone anche se la decisione finale «spetterà al cda».

Le Generali, intanto, stanno monitorando i mercati: «Siamo aperti a valutare opportunità di acquisizione che potrebbero presentarsi per effetto della crisi economica sul mercato assicurativo», ha detto al Financial Times Perissinotto. «Per ora non abbiamo visto i prezzi adeguarsi alle condizioni attualmente più dure, ma prima o poi vedremo degli 'asset' arrivare sul mercato», ha spiegato l’ad. Il gruppo triestino si prepara a «trarre vantaggio dalla debolezza finanziaria delle altre compagnie». Di recente i mercati hanno guardato alle Generali come possibile acquirente delle filiali di Royal Bank of Scoptland o Lloyds Banking Group. Trieste ha però smentito che ci siano dossier aperti oltremanica.


Per i vertici del Leone nel settore Danni (-1,9% la raccolta in Italia nel trimestre) «il peggio del ciclo dovrebbe essere ormai alle nostre spalle» anche se «il mercato sta soffrendo ancora» per gli effetti della crisi economica globale. Le fusioni in Spagna e l’integrazione di Toro e Alleanza sono stati due passaggi importanti. «Stiamo mettendo in piedi delle misure - continua Perissinotto - che hanno gia mostrato nel corso del terzo trimestre i primi effetti e diventeranno ancora piu evidenti a fine anno».


Il gruppo Generali conferma la previsione di un combined ratio sotto 100 a fine 2009 (al 97,5% dal 95,1% nei primi nove mesi). Per quanto riguarda il settore Danni Perissinotto è ottimista: «Ci attendiamo - continua Perissinotto - un recupero dal deterioramento della combined ratio sul portafoglio retail da tutta una serie di mosse che abbiamo fatto, sia a livello di sinistri che di selezione dei rischi e dei selettivi aumenti di tariffe, dove necessario. Ci siamo trovati con importanti cambiamenti normativi che hanno danneggiato l'industria, specialmente nel nostro principale paese di operazione che e l'Italia».


Sul mercato domestico inoltre la produzione Vita si è ripresa nel terzo trimestre grazie al rilancio di attività delle reti agenziali e a una strategia distributiva multicanale. In Francia l’andamento dei premi è caratterizzato da una crescita che il direttore finanziario Raffaele Agrusti definisce ”impetuosa” ma che non riguarda solo Generali ma tutto il mercato transalpino. Crescita che si è realizzata soprattutto rilanciando la bancassicurazione. Le catastrofi hanno avuto un impatto negativo soprattutto in Europa orientale comprese le tempeste in Ungheria e grandine in Repubblica Ceca. In Germania, dove le Generali non sono leader di mercato, il sistema sta tenendo basse le tariffe e Trieste punta a consolidare le posizioni.


Per quanto riguarda lo scudo fiscale- ha spiegato il management del Leone- ha avuto un impatto positivo su Banca Generali. Nel terzo trimestre sono state più di 1.300 le operazioni di rimpatrio concluse attraverso le due reti del gruppo. A Piazza Affari il titolo intanto ha reagito con un rialzo contenuto (+0,40% a 17,49 euro), mentre dalle banche d'affari sono giunti alcuni report positivi sui risultati diffusi dalla compagnia. Secondo Kbw si tratta di un «solido passo verso la strada della ripresa. Jp Morgan ha sottolineato il forte livello patrimoniale.

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