Generali, cda sul nuovo vertice: inizia l’era Donnet
TRIESTE. Oggi, giovedì 17 marzo, alle Generali comincia l’era Donnet. In agenda infatti il consiglio convocato stamane per l'esame dei conti annuali 2015 del gruppo. L’ordine del giorno è piuttosto nutrito. Fra i vari punti ci sono anche “comunicazioni in tema di governance” per l’investitura del nuovo Ceo Group delle Generali dopo l’indicazione del comitato nomine. Philippe Donnet sarà quindi cooptato in consiglio e nominato Ceo. La convergenza sul top manager francese e sul suo profilo internazionale, ma coniugato all'esperienza alla guida di Generali Italia, ha già avuto il consenso del mercato. Donnet, in Generali dal 2013 dopo una lunga carriera internazionale con Axa, è il responsabile dell'Italia e ne ha curato con successo la riorganizzazione. Al fianco del nuovo Ceo ci sarà Alberto Minali, capo della finanza del gruppo dal 2012, tra gli architetti dei due piani strategici lanciati nell’era Greco. Domattina Minali, che sarà nominato direttore generale con poteri rafforzati, si confronterà con gli analisti dopo la diffusione dei dati di bilancio.
Alla vigilia del cda, che scadrà con l’assemblea di aprile (la lista per il rinnovo dovrà essere presentata entro il 1° aprile) sono uscite le prime valutazioni degli analisti sulla successione “soft” al vertice del gruppo. Jp Morgan considera “una buona notizia” l’indicazione di Donnet a nuovo Ceo. Definisce poi “solida” la performance operativa nel ramo danni e “interessanti” le prospettive della controllata tedesca. Bank of America esprime un giudizio “buy” considerato che la designazione del nuovo Ceo «conferma la strategia del gruppo dalla quale attendersi risultati solidi». Mediobanca Securities conferma il giudizio "neutral" per Generali con prezzo obiettivo a 18 euro e si attende per l'intero 2015 una crescita del 10% dell’utile operativo a quota 4,958 miliardi di euro.
Intanto, Generali alla vigilia del cda sui conti e della nomina dei nuovi vertici ha chiuso ieri in Borsa in progresso dell’1,09% a 13,85 euro. Il titolo che, aveva iniziato il 2016 attorno a 16 euro (16,37 euro il top segnato il 5 gennaio) ha poi risentito delle forti turbolenze che hanno contrassegnato le Borse per settimane a cui si è aggiunto il contraccolpo dell'uscita di Greco, toccando un minimo di 10,96 euro l'11 febbraio. Poi è iniziato un discreto recupero diventato più tonico dopo l’indicazione sui nuovi vertici.
Da chiarire intanto la successione di Donnet al timone di Generali Italia. Fra i possibili candidati ci sono Davide Passero, attuale amministratore delegato di Alleanza e Marco Sesana, oggi responsabile della struttura Insurance & Operations.
Un tema che sarà domani sotto i riflettori degli analisti è Solvency II, la direttiva europea che ha lo scopo di rafforzare i requisiti patrimoniali delle compagnie (in linea con quanto previsto dalle direttive di Basilea per il settore bancario). Il recente via libera dell'Ivass al modello interno del gruppo triestino consentirà di risparmiare capitale. Informazioni più specifiche anche su questo tema si potranno avere domani quando il gruppo presenterà al mercato i risultati finanziari del 2015.
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