Gazebo elettorali, scattano i controlli. Rischio multe

Al via gli accertamenti, richiesti dai "grillini", sulle 27 tensostrutture triestine. Il Comune: “Chi non rispetta le norme sarà sanzionato”

TRIESTE. La colonia di gazebo elettorali che sta popolando il centro città finisce sotto la lente di ingrandimento del Comune. La Polizia municipale ha infatti avviato i controlli sulle 27 tensostrutture che forze politiche e candidati stanno utilizzando per la loro campagna elettorale. Nel mirino dei due ufficiali preposti alle verifiche c'è naturalmente il rispetto delle relative norme. Di situazioni border-line ce ne sono, considerato ad esempio che - sulla base del vademecum pubblicato sul sito della Regione - l'affissione di manifesti di propaganda non è consentita se non negli appositi spazi messi a disposizione dal Comune. Quindi, non nei gazebo.

C'è poi la questione delle conferenze pubbliche e della possibilità di organizzare manifestazioni e comizi su un'area di 10 metri quadrati (non di più) senza pagare la tassa per l'occupazione del suolo pubblico. Nel caso di accertamento di irregolarità, è prevista una sanzione amministrativa pecunaria che può andare da un minimo di 103 a un massimo di 1.032 euro. Il discorso gazebo è stato affrontato l'altro giorno durante il settimanale appuntamento del Comitato di tregua.

A chiedere che l'amministrazione comunale si occupi delle verifiche è stato il rappresentante dei "grillini" Stefano Patuanelli, capolista di Trieste 5 Stelle per il Comune in appoggio al candidato sindaco Paolo Menis. Una richiesta che, dunque, è stata accolta. Il vicesegretario generale del Municipio, Fabio Lorenzut, spiega in relazione agli accertamenti: «Se saranno riscontrate delle irregolarità, queste verranno sanzionate. Oltre al controllo delle plance (gli spazi per i manifesti elettorali sistemati in varie vie cittadine, ndr), controlliamo anche i gazebo. Le affissioni di manifesti sono consentite solo sulle plance», ribadisce infine Lorenzut. Mentre il comandante della Polizia municipale Sergio Abbate conferma: «I miei colleghi che fanno parte del Comitato di tregua mi hanno riferito che stanno effettuando i controlli».

Parola d'ordine "verificare", insomma. «Così come abbiamo sempre fatto - mette in evidenza Abbate -. Chi non rispetta le norme, sarà sanzionato». Ancora non sono emerse ufficialmente situazioni di irregolarità, posto che il risultato dei sopralluoghi «non è immediato, anche perché gli accertamenti interessano sia le occupazioni di suolo pubblico che le affissioni dei manifesti», rileva infine Abbate. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo