“Gay pride” a Spalato, sfilerà il sindaco

Clima sereno, non sono previste le tensioni del 2011. Ma “Destra Urbana” invita la città a boicottare l’evento
Di Andrea Marsanich

SPALATO. La maggiore città della Dalmazia ospiterà oggi il suo terzo “Gay pride” e lo farà in un clima che, almeno alla vigilia, non pare sensibile di causare disordini, come era avvenuto invece in occasione della prima edizione.

Due anni fa, in una Spalato blindata dalle forze di polizia, la sfilata degli omosessuali fu interrotta da una folla inferocita, con centinaia di “anti-Gay pride” a lanciare bottiglie e pietre fino a costringere gli organizzatori ad issare bandiera bianca. I partecipanti, un centinaio di persone, dovettero fuggire in ogni dove e tra essi non mancarono teste rotte, né gente con lesioni in varie parti del corpo.

Stavolta si respira un’aria diversa ed anche il neo-eletto sindaco di Spalato, il socialdemocratico Ivo Baldasar, ha fatto sapere, non appena impostosi al recente ballottaggio delle amministrative, che aderirà al corteo degli omosessuali. «Spalato deve dare l’esempio di città civile e tollerante, dove il diverso non è una persona nemica ma qualcuno da rispettare. Parteciperò al Gay pride e sono convinto che gli spalatini daranno prova di essere cittadini per bene».

Gli antigay non se ne staranno però con le mani in mano. L’associazione intitolata “Destra Urbana” di Spalato ha deciso di promuovere l’evento denominato Città deserta. In pratica, hanno invitato gli abitanti di Spalato e dintorni a boicottare l’avvenimento, lasciando che gli omosessuali e i loro sostenitori passeggino lungo strade e piazze vuote.

Meglio così, hanno dichiarato i responsabili di “Split pride”, l’associazione che ha organizzato l’evento e che si adopera per la tutela delle persone LGBT. Hanno fatto sapere che dopo il programma sulle Rive, i partecipanti sfileranno nel Parco Strossmayer e in via dei Bosniaci, con tappa finale ai Giardini. Qui è previsto un DJ party e la distribuzione di sandwich e bevande.

Il portavoce della Questura spalatina, Pasko Ugrina, ha fatto sapere che la polizia ha predisposto severe misure di sicurezza per evitare che qualche “testa calda” possa combinare un brutto scherzo ad organizzatori e partecipanti. «Le forze dell’ordine saranno presenti su tutto il percorso del Gay pride – ha aggiunto il portavoce – e non vogliamo lasciare nulla di intentato».

Va rilevato che l’anno scorso non si verificarono incidenti di una qualche entità, segno che le pene inflitte dal tribunale spalatino dopo la drammatica sfilata del 2011 colsero nel segno. Dovrebbe essere così anche oggi, ma intanto polizia e aderenti al Gay pride sono comunque sul chi vive, per evitare che si verifichino gli incidenti di due anni fa.

Dalla Dalmazia alla capitale:sabato prossimo, 15 giugno,Zagabria vivrà invece la quindicesima edizione della marcia dedicata all’orgoglio omosessuale.

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