Gavio rilancia: 50 milioni solo per il Molo Ottavo

Binasco: "Investiamo su Trieste perché ha potenzialità e l’Authority sta operando bene"
Simulazione del porto di Triesta una volta finiti i lavori di ampliamento
Simulazione del porto di Triesta una volta finiti i lavori di ampliamento
«Il nostro interesse sul porto di Trieste è massimo e dopo aver avanzato un’offerta per lettera sulla Piattaforma logistica, stiamo studiando la possibilità di intervenire assieme ad altri operatori anche per la realizzazione del Molo Ottavo». Così Bruno Binasco, amministratore delegato di Argo finanziaria, la cassaforte del Gruppo Gavio, ha confermato ieri pomeriggio quanto affermato poco prima dal presidente dell’Autorità portuale Claudio Boniciolli il quale era stato ancora più esplicito. «Il Gruppo Gavio - ha detto Boniciolli - si è detto pronto a portare da 100 a 150 milioni il suo preannunciato investimento se verrà rapidamente progettato il primo stadio, che occuperà trenta ettari, del futuro Molo Ottavo».


È questa la maxibanchina che dovrà fungere da secondo Terminal container (accanto al Molo Settimo raddoppiato) e ospitare le superportacontainer transoceaniche. Si staglierà però dalla Piattaforma logistica che dovrà sorgere tra la Ferriera e lo Scalo Legnami, e quindi solo dopo che questa sarà stata completata. «Ma a noi non interessa nulla di immediato - ha assicurato Binasco - non siamo per un intervento a Trieste mordi e fuggi, ma per un investimento a medio-lungo termine perché vediamo che questa Autorità portuale sta operando molto bene e sta tirando fuori lo scalo dall’immobilismo e perché siamo convinti che Trieste assieme a Genova sia il porto italiano che ha i maggiori margini di sviluppo anche in virtù della sua posizione geografica».


I soldi per la progettazione del primo stadio del Molo Ottavo potranno derivare, come hanno affermato ieri lo stesso Boniciolli e il segretario generale Martino Conticelli, dall’avanzo di risultato della gestione corrente che nel 2010 supererà gli 11 milioni di euro. Il dato è contenuto nel bilancio di previsione dell’Authority che ieri è stato approvato all’unanimità dal Comitato portuale. La chiave di volta per i prossimi bilanci è comunque costituita dalla seduta del 10 novembre del Cipe che dovrà finalmente esplicitare l’ammontare del contributo governativo per il primo lotto della Piattaforma logistica. Boniciolli ha riassunto lo stato delle cose: «Abbiamo già 81 milioni, per bandire la gara per il primo lotto però dobbiamo disporre di tutti i 135 milioni necessari. È auspicabile dunque che il Cipe ne stanzi i 54 che mancano, altrimenti dovremmo accendere un mutuo notevole, operazione anche fattibile data la riduzione delle spese gestionali. È auspicabile però - ha detto il presidente - che il Governo comprenda che un finanziamento pubblico sul primo lotto metterebbe in moto una serie di investimenti privati favorendo in sostanza lo sviluppo della portualità».


«La seduta del 10 novembre è cruciale anche per valutare le attenzioni del Governo su Trieste - ha detto Binasco - anche le voci sull’istituzione dei due porti-corridoio (Trieste e Genova, ndr.) potrebbe prefigurare un provvedimento utile a patto che non vi sia un sovrapporsi di governance cioé che non si voglia affiancare o sovrapporre all’Autorità portuale un commissario».


Frattanto oggi l’assemblea di General cargo terminal dovrebbe sancire l’ingresso nella società che gestirà lo Scalo Legnami dello stesso Gruppo Gavio con una quota iniziale del 18 per cento. Lo Scalo Legnami è sostanzialmente il primo nucleo della Piattaforma logistica a propria volta propedeutica al Molo Ottavo. L’espansione di Gavio a Trieste però erà già partita nella primavera 2007 con l’acquisto della quota di maggioranza del terminal frutta sul Molo Quinto.

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