Gatti avvelenati in via Filanda
CORMONS. Gattici avvelenati in via Filanda e nella zona industriale. Questo il preoccupante fenomeno manifestatosi nelle ultime settimane a Cormons, dove a essere presi di mira sono stati alcuni felini che hanno dimora in questi zone della città. Sono confermati i casi di almeno cinque animali avvelenati, di cui due, purtroppo, non ce l'hanno fatta a sopravvivere. Tutti i gatti erano domestici: non si trattava dunque di animali appartenenti a colonie feline, ma erano (o sono, nei casi in cui il micio è fortunatamente sopravvissuto) abituati a vivere in famiglia. Ignote le cause che hanno portato agli avvelenamenti, anche se si sospetta possano essere stati prodotti antigelo o sostanze topicide sparse nelle due aree interessate dal preoccupante fenomeno. Non è chiaro poi se si sia trattato di una vera e propria caccia al gatto ritenuto scomodo, o se gli animali siano rimasti colpiti da avvelenamento non doloso. Sul caso ha preso posizione anche l'Oipa, una delle associazione che si batte per i diritti dei felini, che ha chiesto delucidazioni ai padroni colpiti dalla perdita del loro amato compagno a quattro zampe per cercare di capire se il fenomeno possa essere arrestato individuando cause ed eventuali responsabili della mattanza. Furibonde ovviamente le reazioni sul web di proprietari e amanti degli animali: «Guai se dovesse succedere qualcosa ai miei amati gatti», il commento di un cormonese residente in via Filanda, mentre ancor più infervorata la reazione di una donna che ha perso uno dei propri gatti: «Auguro a chi ha avvelenato i miei gatti di non incontrarmi mai: in ogni caso ho già segnalato il fatto a Carabinieri e Polizia municipale». Non si tratta, come detto, del primo caso in città di maltrattamenti di questo tipo riservati ai nostri amici a quattro zampe: quattro anni fa, sempre nella zona di via Filanda, erano emersi casi di gatti torturati con la colla, sia quelli della colonia riconosciuta ufficialmente dal Comune, sia quelli domestici di proprietà degli abitanti della zona. Anche in quel periodo gli avvelenamenti erano una costante (in pochi mesi il numero di animali avvelenati era arrivato a otto e quello dei felini scomparsi misteriosamente o ritornati malconci dai loro padroni anche superiore), ma oltre a ciò erano appunto emersi casi di maltrattamenti con un dispetto davvero di cattivo gusto: veniva sparsa sul terreno della colla che, attaccandosi al pelo del gatto, gli impediva i movimenti provocandogli di conseguenza anche del dolore, e rendendo necessaria la tosatura per liberare il povero animale.(m.f.)
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