Gasparri: «La Rai censura Magazzino 18». Cristicchi: «Non risulta»
“Magazzino 18” ed esuli istriani: il senatore forzista Gasparri grida allo scandalo per una presunta censura Rai ai danni del musical di Simone Cristicchi. L’artista, interpellato, senza fare polemiche o allarmismi, di fatto smentisce a stretto giro di “tweet” il senatore Gasparri.
Questa la ricostruzione. Maurizio Gasparri affida, nel primo pomeriggio di oggi, alle agenzie una sua dichiarazione di fuoco: «Sarebbe veramente sconcertante se i vertici della concessionaria del servizio pubblico avessero compiuto precise scelte negazioniste. Sembra, infatti, che in occasione della Giornata del Ricordo il 10 febbraio, la Rai avesse intenzione di trasmettere su Rai Uno, in seconda serata, lo spettacolo teatrale di Simone Cristicchi “Magazzino 18”. Ho presentato un'interrogazione parlamentare in proposito - aggiunge - giacché non solo sembra che dello spettacolo su RaiUno non vi sia più traccia, ma che sia stato “relegato” a un altro canale. Ho chiesto di sapere quali iniziative la Rai intenda assumere per ricordare esodo e foibe, per non dimenticare, e per assolvere la sua funzione di servizio pubblico. Il musical di Cristicchi ha avuto una grande eco mediatica ed è stato accolto con più di dieci minuti di ininterrotti applausi alla prima di Trieste. Sarebbe stato un gesto coraggioso da parte dei vertici aziendali se avessero portato lo spettacolo sulla rete principale e in prima serata. Attendo di sapere come stiano esattamente le cose e verificare che alla base di alcune decisioni non ci siano ragioni negazioniste».
Flemmatiche e tranquillissime le risposte di Cristicchi a proposito della presunta censura, che fanno immaginare che Gasparri sia rimasto indietro di qualche puntata: «Inizialmente sembrava che ci fosse l’intenzione di spostare “Magazzino 18” dalla programmazione stabilita. Ma adesso dovrebbe essere tutto a posto. Aspetto solo l’ufficialità della messa in onda, che attendo forse già per domani».
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