Gasolio, a volte ritornano: “succhiati” mille litri a Gorizia
GORIZIA Altro maxi-pieno di gasolio gratis alla Esso di via Trieste. Purtroppo, non è un’iniziativa promozionale, nè la sensazionale idea di un colosso petrolifero per accalappiare i clienti.
La verità è che Fabio Zanetti, titolare della stazione di servizio di via Trieste, è rimasto nuovamente “vittima” di un furto. E ancor più consistente di quello che si verificò qualche settimana fa. Dal suo distributore hanno preso il volo mille litri di gasolio per un danno economico di 1.500 euro.
E dire che da quella giornata, Zanetti si attendeva ben altro: festeggiava il compleanno. «E questo è il regalo che qualche malvivente ha voluto consegnarmi - allarga le braccia sconsolato il benzinaio -. Ma si rendono conto che colpiscono una categoria che è già alla fame? I numeri testimoniano che le vendite continuano inesorabilmente a calare e non sappiamo proprio dove andremo a finire se il trend continuerà ad essere al ribasso. Mi dicono di installare un impianto di videosorveglianza. Bella idea, ci ho pensato più volte ma chi me li dà i soldi per piazzare le telecamere nell’impianto?»
A Zanetti non è restato altro che recarsi in Questura e sporgere una nuova denuncia. Ecco, per sommi capi, la ricostruzione dei fatti contenuta nel rapporto della Polizia di Stato. «Alle 13.30 - racconta il titolare della stazione di servizio di via Trieste - è arrivato il camion con la consegna del carburante (sia gasolio che benzina) che avevo ordinato il giorno prima alla “Esso italiana srl” tramite il mio computer sul sito della Esso stessa. Si tratta di un portale dove noi gestori, dopo aver digitato la login con password, possiamo ordinare direttamente il carburante di cui abbiamo bisogno. Il meccanismo è questo: paghiamo in anticipo con assegno circolare che consegniamo, poi, al camionista prima di scaricare. Ho quindi consegnato l’assegno da oltre 7mila euro all’autista che poi ha scaricato nei vari serbatoi mille litri per ogni serbatoio di gasolio per un totale di oltre 2mila litri e tremila litri di benzina».
«Dopo che l’autista se n’è andato - si legge ancora nella denuncia - ho continuato la mia attività sino alle 19.30 circa quando ho chiuso l’ufficio e me ne sono andato via. La mattina successiva, alle 7.20, all’apertura dell’impianto, ho trovato in ufficio l’allarme del serbatoio numero uno che era attivo e indicava che il serbatoio era praticamente... vuoto. Sono andato a verificare e ho trovato tutto perfettamente regolare tranne l’ammanco di mille litri di gasolio per un totale di 1.500 euro di danno. Evidenzio che il danno è totalmente a mio carico e non a carico della Esso. Non ho notato alcuna anomalia nè nei serbatoi nè in ufficio. Del resto, per aprire un serbatoio, è sufficiente alzare il chiusino con un cacciavite o un piede di porco. La facilità di apertura è prevista per legge in quanto agevola il lavoro eventuale dei vigili del fuoco o della guardia di finanza».
Conclude Zanetti: «L’allarme di serbatoio vuoto è scattato alle 20.54 per cui, considerando la quantità prelevata, l’inizio della manovra di risucchio del carburante deve essere iniziata attorno alle 20». Quindi, poco dopo l’orario di chiusura.
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