Gas, via i vecchi tubi: mesi di cantieri

Cantieri nelle vie Rossetti e Valdirivo, almeno due mesi di rallentamenti nelle strade del centro
TRIESTE. Rivoluzione nella città sotterranea e di conseguenza un autunno difficile per il traffico e gli spostamenti in buona parte del centro, oltre che per i parcheggi nell’immediata periferia. Partiranno già la settimana prossima infatti i lavori per la sostituzione di oltre tre chilometri di condutture del gas. Quelle vecchie in ghisa grigia che risalgono addirittura alla fine dell’Ottocento e quelle in acciaio senza protezione catodica verranno sostituite da moderne tubazioni rivestite in polietilene.


Il ventre cittadino verrà aperto contemporaneamente in due punti particolarmente sensibili oltre che estesi: lungo le assi di via Rossetti e di via Valdirivo e l’intervento si ramificherà nelle aree adiacenti.

Un’operazione difficile e che comporterà una serie di disagi alla cittadinanza tanto che il sindaco Roberto Dipiazza ne ha fatto l’oggetto di una conferenza stampa che si è tenuta nel salotto azzurro del municipio con la presenza anche del direttore del servizio Mobilità e traffico Giulio Bernetti assieme al direttore della Divisione acqua e gas di Acegas-Aps Enrico Altran e al responsabile settore Ingegneria dell’azienda, Paolo Toscano.


Prima del via, nel giro di qualche giorno, sarà riaperto il primo tratto di via Rossetti, attualmente chiuso, nel cui sottosuolo si è già finito di operare. «Per permettere l’effettuazione dei nuovi lavori non verrà chiusa completamente alcuna via», ha annunciato ieri il sindaco.



In realtà ci sarà un restringimento delle carreggiate e i veicoli dovranno incolonnarsi in un’unica corsia il che provocherà rallentamenti in via Valdirivo che si trova al centro di un fitto reticolo di negozi e uffici e in via Rossetti che tra l’altro porta a due scuole superiori molto frequentate: lo scientifico Galilei e il classico Petrarca. Inoltre, secondo lo stesso comunicato diffuso ieri da Acegas-Aps, in Borgo Teresiano la via della Zonta rimarrà chiusa nel tratto tra le vie Torrebianca e Valdirivo e si prevedono possibili chiusure, per un massimo di due giorni, delle vie Mercadante e Trenta Ottobre limitatamente all’incrocio con la stessa via Valdirivo.


Sull’altro fronte vi è da aspettarsi la possibile chiusura temporanea, anche in questo caso per un massimo di due giorni, delle vie Pascoli, dei Leo, Porta, Redi, Gambini, dei Girardi, dell’Eremo, Ananian, Settefontane e del Ghirlandaio limitatamente all’incrocio con le vie Rossetti e Vergerio. Verranno predisposti anche nuovi divieti di sosta per rendere possibile la circolazione nelle due aree interessate.


«Se le condizioni meteo saranno favorevoli e le tubature dell’acqua verranno trovate in buone condizioni - hanno affermato Dipiazza e Altran - i lavori si potranno chiudere in due mesi». Il tempo massimo previsto però è stato quantificato in 90 giorni in Borgo Teresiano (qui le condotte da sostituire sono lunghe 645 metri e la spesa stimata è di poco superiore ai 200 mila euro) e in 150 giorni per le vie Rossetti-Vergerio (2520 metri di tubazioni e 600 mila euro di spesa).


Il cronoprogramma prevede una prima fase d’intervento nell’area di via Rossetti compresa tra via dell’Eremo e via Revoltella, una seconda fase nel tratto tra via Pascoli e via Redi, una terza tra via Redi e via dell’Eremo e un’ultima in via Vergerio e nel tratto di via Revoltella tra questa e via Rossetti. In centro una prima fase in via Valdirivo, tra via Roma e via Mercadante, e una seconda nella zona delle vie San Lazzaro, della Zonta e Torrebianca.


Per collocare le nuove tubazioni però non sarà necessario rompere il manto stradale e scavare in trincea per tutta la lunghezza il che avrebbe comportato una lievitazione dei tempi e dei costi. «In gran parte dei tratti previsti - hanno spiegato Altran e Toscano - si potrà operare con la tecnica cosiddetta del relining: i nuovi tubi con rivestimento in polietilene vengono infilati all’interno delle vecchie condutture che rimangono al loro posto anche se inutilizzate. Poi vengono rifatti gli allacciamenti. In questo modo si può operare su lunghi tratti effettuando un numero ridotto di scavi».


La rete cittadina del gas oggi comprende 600 chilometri di condutture di cui una novantina sono di tubi di ghisa grigia che dovranno venir gradatamente tutti sostituiti. I primi interventi, che si sono concentrati soprattutto nella parte bassa di via Giulia e nella zona di largo Giardino dove ora il Comune realizzerà una rotonda, prima di approdare nel primo tratto di via Rossetti, hanno interessato quasi quattro chilometri di tubature. Adesso parte la sostituzione di ulteriori tre chilometri, ma Acegas-Aps sta predisponendo ulteriori appalti che interesseranno ancora Borgo Teresiano e poi Barcola. Sono previsti investimenti complessivi per 3 milioni per quanto concerne le sostituzioni con la tecnica del relining e per un altro milione e mezzo per zone dove si dovrà operare con metodi tradizionali, in particolare nell’area tra le vie Parini e Foscolo e viale D’Annunzio.


I lavori vengono effettuati dalla società Sil al 100 per cento di proprietà di Acegas-Aps. «Saranno seguiti - ha spiegato Altran - anche da tecnici provenienti da altre città italiane e dalla Slovenia, interessati a queste metodologie d’intervento che consentono di intervenire con disagi ridotti e scavi e tempi limitati in aree a forte urbanizzazione». Nel primo tratto di via Rossetti i lavori si sono conclusi in due mesi così com’era stato preventivato. «In realtà la sostituzione delle tubature del gas - ha spiegato il responsabile di Acegas-Aps - è stata completata nell’arco di un mese, ma un ulteriore mese di tempo se ne è andato per la sostituzione delle condutture dell’acqua risultate a propria volta deteriorate».


Altrettanto, se sarà necessario, dovrà essere fatto nelle nuove zone d’intervento «perché ad esempio la sostituzione delle condutture dell’acqua lungo le Rive fatta approfittando dei lavori di riqualificazione - ha spiegato Dipiazza - ha permesso di ridurre del 2 per cento le perdite lungo la linea causate dalle tubazioni logore».


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