«Gallina nella nostra scuola, uno shock»
TRIESTE «Questo episodio ci tormenta emotivamente e sarà difficile da dimenticare. Speriamo non vada a pesare sulla vita scolastica dei futuri alunni visto che l’istituto è stato già messo alla gogna mediatica sui social. Ogni studente sente l’obbligo morale di collaborare con la dirigenza per individuare il responsabile». Ancora scossi per l’accaduto e decisi a fare il possibile per favorire le “indagini”. I rappresentanti degli studenti dell’istituto Deledda-Fabiani prendono posizione sull’episodio che si è verificato venerdì mattina al primo piano della sede di via Monte San Gabriele dove una gallina con le ali legate dal nastro adesivo è stata trovata in uno dei bagni riservati ai maschi.
La povera bestiola è stata portata all’Enpa, sottoposta a una visita veterinaria ed è ancora “ricoverata” nella struttura, in condizioni di salute tutto sommato buone. Nel frattempo la preside ha sospeso gite e uscite didattiche. Più che una punizione preventiva, una forma di precauzione «perché non posso fidarmi di mandare in viaggio, magari all’estero, chi si comporta in questo modo» ha puntualizzato la dirigente Tiziana Napolitano.
La “ragazzata” non ha lasciato indifferenti i triestini. Sulla pagina Facebook del Piccolo si sono registrati nell’arco della giornata di ieri più di 750 commenti a corredo del post sulla notizia della gallina. Un segnale dell’accresciuta sensibilità dell’opinione pubblica rispetto a tematiche come la tutela degli animali e il contrasto ai maltrattamenti.
Gli studenti, però, si sono inevitabilmente sentiti chiamati in causa e così ieri hanno voluto rendere pubblico il loro “sentiment” inviandoci un comunicato. «Siamo 700 alunni e ognuno di noi è rimasto scioccato da questa vicenda surreale – è la premessa –. La scuola è molto sensibile alla difesa dell’ambiente e degli animali, inoltre siamo anche un istituto di indirizzo ambientale-sanitario. L’opinione pubblica, da quanto abbiamo letto sui social, ha subito pensato che il colpevole sia uno di noi, escludendo l’ipotesi che possa trattarsi di una persona esterna. Ci siamo sentiti messi in cattiva luce». «La gallina non ha subito alcuna forma di violenza fisica – precisano gli studenti –. È stato trovata con le ali legate, pratica che peraltro utilizzano anche gli allevatori per il trasporto. La preside ha preso seri provvedimenti come la sospensione temporanea di uscite didattiche e viaggi d’istruzione, almeno fino alla votazione in sede di consiglio d’istituto prevista per martedì. Su internet scrivono persone che non fanno parte dell’istituto, non sanno cosa sia realmente successo e fanno di tutta l’erba un fascio. Non abbiamo gradito certi commenti “social” offensivi e diffamatori per la nostra scuola».
In attesa dell’assemblea di martedì, la dirigenza scolastica ha lanciato un appello scritto via web sul sito istituzionale del Deledda-Fabiani: «Invitiamo il responsabile o i responsabili a manifestarsi, senza timore delle conseguenze, e a spiegare le ragioni del gesto in modo da poter ripristinare una situazione di normalità senza essere costretti a penalizzare l’intera comunità studentesca». «Auspichiamo – si legge – che ciascuno per il suo ruolo possa creare le condizioni perché questa ammissione di responsabilità avvenga in totale serenità, diventando occasione di crescita e maturazione, perché come Scuola ci compete educare e non punire. Riteniamo che episodi di questo tipo richiedano da parte degli adulti di rafforzare i messaggi educativi, malgrado come Istituto diamo esempio quotidiano di rispetto per la natura e gli animali con tanti piccoli gesti che probabilmente sfuggono a molti. A questa gallinella, che abbiamo battezzato Titti, auguriamo lunga vita, ringraziandola per averci dato occasione di riflettere su temi che forse sembrano scontati». —
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