Gaggioli: «Il Tribunale si salva accorpando Gorizia e la Bassa»
Silvano Gaggioli, presidente dell’Ordine degli avvocati, il Tribunale di Gorizia è in prognosi riservata. È davvero così seria la patologia?
«Siamo a un passo dalla chiusura. Se non ci saranno provvedimenti, immissioni di nuovi giudici, a maggio il Tribunale di Gorizia non sarà più in grado di funzionare. E già ora è molto problematica la gestione».
Perché si è arrivati a questo punto?
«Con un organico di appena dieci giudici, più il presidente, un giudice non sostituito e due maternità - una già attiva e l’altra da maggio - è impensabile possa funzionare».
Che fare?
«Scelte coraggiose e chiare. Ma su una questione vorrei essere netto: i meno toccati dall’eventuale chiusura del Tribunale saranno gli avvocati. A noi non cambia molto interfacciarci con Udine o con Trieste. La chiusura del Tribunale peserà sui cittadini che si rivolgono al Palazzo di giustizia per un’infinità di pratiche per cui non è necessaria l’assistenza dell’avvocato. Penso poi all’ovvio aumento delle nostre parcelle per fronteggiare le spese di trasferimento, al ritocco delle spese di notifica e all’indotto: credo che il Tribunale sia tra le “aziende” che nell’Isontino garantisce più posti di lavoro».
Sembra però che il destino del Tribunale interessi a pochi. La politica, a tutti i livelli, appare disattenta.
«Per quanto ci riguarda abbiamo l’appoggio della senatrice Fasiolo, l’abbiamo avuto dal sindaco Romoli e basta. Mi aspetto molto di più dagli altri due parlamentari e dagli assessori e consiglieri regionali isontini affinché sensibilizzino la presidente Serracchiani. La giustizia non è competenza della Regione, ma fare sistema significa proprio lavorare su questa filiera politica».
Perché i giudici non vogliono venire a Gorizia?
«Perché si lavora troppo. Il carico in capo al singolo magistrato è decisamente superiore a quello di chi lavora in altri Tribunali del distretto».
Lei non sembra arrendersi all’ipotesi, respinta in passato, di estendere il circondario del Tribunale di Gorizia alla Bassa friulana. È ancora sostenibile questa strategia?
«Lo è a maggior ragione oggi con un’azienda sanitaria che ricalca i confini dell’ipotizzato circondario Isontino-Bassa friulana e che a sua volta ha i contorni della futura circoscrizione elettorale. Ma tale situazione sarebbe razionale anche, per esempio, nelle indagini di tipo ambientale o per il lavoro della Capitaneria di Porto: ci sarebbe come riferimento solo la Procura di Gorizia».
Su quali leve oggi si deve agire?
«Al Ministero di Giustizia è al lavoro una commissione che deve ridisegnare la geografia giudiziaria italiana. Si occupa principalmente delle Corti d’Appello ma so per certo che si ragiona anche sui Tribunali. Il distretto della Corte d’Appello di Trieste insiste su una popolazione che equivale al circondario del Tribunale di Monza. Per logica allora dovremmo disporre di un unico Tribunale-Corte d’Appello in Fvg. Che facciamo? Chiudiamo i quattro Tribunali e costruiamo una cittadella giudiziaria nuova di zecca a Palmanova o a Villesse? E i soli dove li troviamo? No, si possono risolvere i problemi a costo zero».
Come?
«Facciamo un paio di calcoli. Potremmo arrivare a un organico di 21 giudici a Gorizia, 28 a Udine e 23 a Trieste senza sforzo. I sei che da Tolmezzo sono passati a Udine potrebbero venire a Gorizia-Bassa. Un paio potrebbero arrivare da Trieste dove ci sono in organico 25 ma che potrebbe scendere di qualche unità senza alcun affanno. Più l’organico di Gorizia-Bassa sarà rafforzato meno carico di lavoro ci sarà per i singoli giudici e dunque il nostro Tribunale non sarà più quel luogo oscuro e lontano dove nessuno vuole venire».
Chi è che può determinare tale soluzione?
«La politica. La commissione di cui dicevo termina i lavori il 31 dicembre. Poi sono previsti confronti sul territorio con la magistratura e l’avvocatura. Spazi per intervenire ci sono».
Altrimenti?
«Altrimenti si chiude. O a maggio, per collasso naturale, o appena il governo metterà mano alla legge delega varata dal governo Berlusconi e alla quale si deve il fatto che il nostro Tribunale non è stato chiuso».
Che cosa prevede la norma?
«La legge indica che non vanno chiusi i Tribunali dei capoluoghi di provincia e che il distretto della Corte d’Appello deve sussistere almeno su tre circondari. Non appena il governo cambierà questa legge per Gorizia sarà la chiusura».
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