Gabbiani 'feroci', rischioso andare in chiesa
Accade a Santa Maria Maggiore dove difendono i loro piccoli. La preoccupazione di don Angeli: «Ho paura per l’incolumità dei bambini del centro estivo»

TRIESTE.
Andare in chiesa sta diventando un rischio per i fedeli della parrocchia di Santa Maria Maggiore. In questi giorni, infatti, due temibili gabbiani stanno attaccando, con voli radenti, chiunque si avvicini troppo al loro nido. A partire dai colombi, ma diffidando anche le persone che si avvicinano alla chiesa.Una difesa del territorio e dei ”piccoli”, ancora da svezzare, che fanno capolino sul tetto. Nascosti nella grondaia dell’edificio.
«Sopra il tetto della parrocchia la coppia di gabbiani adulti ha deposto le uova e circa un mese fa sono nati tre piccoli – racconta don Giovanni Angeli – È il terzo anno che nidificano: di solito chiamavo l’Enpa che veniva a spostare il nido mettendo in sicurezza la zona. Quest’anno i gabbiani adulti sono molto aggressivi e ho paura per l’incolumità dei bambini che frequentano il centro estivo...». E aggiunge: «Speravo di poter fare ai bambini qualche attività all’aperto - dice - ma non posso rischiare di metterli in pericolo...». Altro che la favola raccontata nel libro «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare», in cui Luis Sepulveda dipingeva questi volatili buoni, innocui e pieni di sentimenti. È meglio stare alla larga, almeno in questo caso, dai grossi pennuti bianchi.
E così quella che sta diventando l’emergenza gabbiani è stata segnalata dal parroco all’autorità competente: «Mi è stato risposto che quei gabbiani non si possono spostare - dice don Angeli - Fino a quando non iniziano a volare e se ne vanno autonomamente, sono intoccabili».
La presenza, indesiderata, della famiglia di gabbiani è diventato anche un caso politico. A difesa del parroco, infatti, è sceso in campo il consigliere comunale Salvatore Porro che ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco Roberto Dipiazza in cui chiede di adottare provvedimenti urgenti al fine di prevenire e scongiurare ogni tipo di pericolo.
«Io voglio prevenire e non curare. Ho ricevuto tantissime segnalazioni anche dai fedeli che per entrare nella parrocchia rischiavano di veder scendere in picchiata sulle loro teste i due uccelli - afferma Porro – Ad una mia segnalazione telefonica con richiesta di intervento alla Provincia ho avuto l’incredibile risposta che i gabbiani sono stirpe protetta e non sono leciti e possibili interventi contro di loro. L’allontanamento è possibile solo in caso di attacchi avvenuti, una cosa che non si può permettere, ma poi è possibile che una specie prolifica e infestante come i gabbiani sia a rischio estinzione? Andando avanti di questo passo si impedirà pure la deratizzazione».
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