Fvg, vuoti di organico del 20% nelle aule di tribunale

Il presidente della Corte d’Appello: «In Fvg forze insufficienti e risorse in calo». Diminuiscono i procedimenti pendenti. Boom di ricorsi promossi da immigrati
Il tribunale di Trieste
Il tribunale di Trieste

TRIESTE. Da un lato le criticità “storiche”, vale a dire carenze di organico, risorse in calo e difficoltà a smaltire le migliaia di pendenze che giacciono, inevase, nei cassetti. Dall’altro le nuove emergenze, come l’impennata dei carichi di lavoro legati all’immigrazione.

È la fotografia dello stato di salute della giustizia in Friuli Venezia Giulia scattata dal presidente della Corte d’Appello di Trieste, Oliviero Drigani, alla vigilia della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario in programma questa mattina.

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20041110 - ROMA - POL - GIUSTIZIA: SCIOPERO MAGISTRATI IL 24 NOVEMBRE - Un'immagine d'archivio che mostra alcune toghe in un'aula del Palazzo di Giustizia di Milano. Quello del 24 novembre sara' il terzo sciopero dei magistrati contro la riforma e coincidera' con la protesta dei penalisti, che si asterranno dalle udienze anche il 25, ma per ragioni opposte a quelle dell'Anm, e cioe' perche' il ddl Castelli, a loro avviso, non separa le carriere di giudici e pubblici ministeri. DANIEL DAL ZENNARO/ANSA-ARCHIVIO/TO

Immigrazione Le procedure di protezione internazionale, cioè le domande presentate da chi aspira ad ottenere lo status di “rifugiato”, sono passate dalle 275 del periodo 2013-2014, alle 544 del 2014-2015 fino alle 623 dell’anno scorso. In Corte d’Appello i fascicoli sono saliti da 86 a 175 fino a 298.

«Incidono su carico dei procedimenti civili - ha rilevato Drigani - ma parliamo di persone, non di numeri, che necessitano di un lavoro di acquisizione di atti sui Paesi di provenienza. E ci sono problemi anche per avere gli interpreti.

Ma quelle pratiche vanno affrontate bene, perché fanno riferimento a situazioni personali delicate. Ma pare che i ministri Minniti e Orlando stiano pensando di far sì che di questo settore si occupino solo dodici tribunali in Italia, e non Trieste e quindi non la Corte d'Appello del capoluogo. Ciò dovrebbe servire a snellire il tutto».

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Il personale amministrativo La carenza di organico, nei Tribunali e in Corte d’Appello, è cronica. Nel distretto del Friuli Venezia Giulia manca il 39% dei funzionari e il 25% dei dirigenti, complessivamente 67 addetti apicali in tutta la regione. Sommando cancellerie, assistenti, operatori e altre figure professionali, la media è del -20%.

Prendendo solo i dirigenti amministrativi, il Tribunale di Trieste è sotto del 50%, con Udine al 40%, Pordenone al 33% e Gorizia in linea con quanto previsto dall'organico, sebbene anche la sede isontina accusi una carenza complessiva del 25%.

L'impatto? «Le nostre percentuali di prescrizione nel penale sono molto basse - ha affermato Drigani - in Corte arriviamo al 6%, ma senza personale sufficiente, rischiano di aumentare». E in Procura? Som mando tutte le qualifiche la media dello “scoperto” è del 23%. Trieste, soltanto sul personale dirigenziale, è senza metà dei dipendenti. Pure Gorizia soffre (-33%, come Udine), ma con addirittura il 75% dei funzionari in meno.

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L'inaugurazione dell'anno giudiziario a Trieste (foto Silvano)

Le risorse Anche le casse non sono messe molto bene se è vero, come è stato detto a margine dell’incontro, che mancano i soldi per pagare la benzina, il bollo e la revisione di tre delle quattro vetture a disposizione.

Le pendenze Nonostante le difficoltà di carattere logistico, i risultati operativi in Fvg appaiono in miglioramento. «Nel 2016 il ministro della Giustizia ha riconosciuto il livello quasi “tedesco” del nostro operato - ha ironizzato Drigani -. In effetti, a vedere i numeri, pur con una forza lavoro ridotta all'osso, la Corte d'appello di Trieste in ambito civile ha sul groppone 1.004 procedimenti pendenti, contro i 1.191 del 2015 (su cui gravano comunque i ricorsi dei richiedenti asilo).

Erano 1.511 nel 2007. L'indice di smaltimento dell’arretrato, infatti, è salito dallo 0,32% di dieci anni fa, allo 0,40 del 2015, allo 0,46 del 2016. Stessa tendenza riscontrata, in termini assoluti, nel penale. Anche qui le pendenze risultano in calo: 2.091 nel 2014, 1.962 nel 2015, 1.857 nel 2016, a fronte delle 2.993 del 2007.

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I giudici Sempre in tema di personale, crescono i posti per i giudici: due in più a Trieste (che è sotto di 4), uno a Gorizia e un altro a Pordenone. Una svolta, questa, che fa ben sperare per il 2017?

«Il problema dell'insufficiente copertura degli organici amministrativi è il nodo principale che ci impedisce di poter portare a pieno compimento il grande lavoro che invece la magistratura riesce a garantire - ha osservato Drigani -. Questo perché l'organico dei magistrati tutto sommato è abbastanza coperto, pur con qualche criticità su Trieste e Udine.

Però sono problematiche in via di risoluzione, così come in via di risoluzione sono i problemi su Gorizia, drammatici fino all'anno scorso. Quindi posso sperare che il 2017 sia un buon anno giudiziario. Comunque è vero: manca personale ma le pendenze calano - conclude il presidente -, infatti ci dicono scherzando che il rischio è che ci taglino i giudici.

La realtà è che c'è un’elevata produttività della magistratura ma, se il prodotto del giudice non riesce ad essere canalizzato operativamente, cioè attraverso il lavoro dei funzionari, siamo al punto di partenza».

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