Fvg, task force di 26 medici per stanare i “furbetti”
TRIESTE. La pattuglia dei medici fiscali è pronta, assicura l’Inps del Friuli Venezia Giulia. Un totale di 26 professionisti in regione che controlleranno ora pure il settore pubblico, oltre a quello privato, per verificare la correttezza delle assenze dal lavoro per malattia. Basteranno? Per il momento sì. Nell’attesa di un bando che possa incrementare le risorse umane.
Il decreto sugli accertamenti che fa seguito alla riforma Madia ha i suoi effetti anche in Fvg, facendo scattare dal primo settembre in via sperimentale visite sistematiche per disincentivare i “furbetti” dall’assenza seriale o strategica, in particolar modo il lunedì, il venerdì e a ridosso dei ponti.
I finti malati, insomma. Quelli che, stando alla più recente fotografia dello stesso Inps, potrebbero nascondersi pure tra i dipendenti pubblici e privati della regione.
Il dirigente Guido Luca Brunello, confermando il battesimo anche in Fvg del Polo unico, vale a dire l’attribuzione all’Inps della competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo sia su richiesta delle pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio, fa sapere che l’istituto ha contratti in essere con medici fiscali che sin qui hanno tenuto sotto osservazione il settore privato e che d'ora in poi si occuperanno anche del pubblico.
«Più avanti, a seconda dei carichi di lavoro e delle esigenze dei territori, si verificherà se contrattualizzare oppure no altri medici», spiega Brunello, rendendo noto che i medici fiscali al servizio dell’Inps sono appunto 26, di cui 6 in provincia di Trieste, 5 in provincia di Gorizia, 8 nell’Udinese e 7 nel Pordenonese. «Il sindacato sostiene che non ce la faremo? Quello che posso dire è che ci sarà un bando e vedremo che cosa ne deriverà».
La logica di fondo è replicare nella pubblica amministrazione quel che avviene nel privato, dove il tasso di assenteismo è più basso, anche se per il momento le fasce orarie di reperibilità restano differenziate: 10-12 e 17-19 per i privati, 9-13 e 15-18 per i pubblici.
La situazione in Fvg? Gli ultimi dati disponibili dell’Osservatorio Inps mostrano che anche in regione il certificato di malattia è piuttosto facile. Nel 2015 ne sono stati prodotti 262mila nel privato e 121mila nel pubblico, con incrementi rispetto all’anno precedente nettamente superiori alla media nazionale.
Le persone coinvolte sono state 99.217 nel privato e 41.439 nel pubblico, con il lunedì come giornata infernale: il malanno colpisce una volta su tre nel primo giorno della settimana.
Le interpretazioni, al solito, si dividono. C’è chi penserà a malattie quasi sempre reali e chi invece sospetterà il dilagare dei fannulloni. Fatto sta che, se nel Paese i certificati sono aumentati da un anno all'altro del 4,9% nel privato e del 4,3% nel pubblico, la nostra regione fa segnare il +7,1% e il +8%.
Nel primo caso crescono in misura maggiore solo Basilicata (+20,4%), Marche (+9,4%), Umbria (+7,7%) e Trentino Alto Adige (+7,6%), nel secondo Calabria (+11,8%), Marche (+10,6%), Umbria e Trentino (+10,2%) e Lombardia (+9,5%).
Dall’Osservatorio Inps è anche possibile verificare che i certificati in regione delle donne sono il 45,3% del totale del privato, ma salgono al 72,7% nel pubblico.
E ancora che il maggior numero di certificati nel settore privato sono dei lavoratori compresi tra i 40 e i 44 anni (45.776) e nella pubblica amministrazione quelli della fascia tra i 55 e i 59 anni (27.500). Quanto poi agli eventi di malattia, siamo a quota 186.926 nel privato e a 93.870 nel pubblico, mentre le giornate di malattia sono 1.745.199 nel privato e 727.146 nel pubblico.
Guardando poi ai focus territoriali, la provincia più virtuosa, pur se con un trend all’insù, è quella di Trieste. I certificati nel privato aumentano nel capoluogo regionale del 5,4% e nel pubblico del 6,1%.
A Gorizia si sale invece del 7,6% e del 6,5%, ma le cose vanno peggio in Friuli, in particolare in provincia di Udine, dove si tocca il +10,4% nel pubblico. Infine, ci sono i momenti in cui si ammala di più. Accade nel primo trimestre: da gennaio a marzo (sempre del 2015) i certificati di malattia nel pubblico e nel privato sommano 149.365, il 39% dell’intero anno. Segue il secondo trimestre con 113.182.
E poi c’è il lunedì. Gli eventi di malattia in provincia di Trieste nel primo giorno della settimana nel 2015 sono stati 10.243 nel privato (il 30,1% dei 34.082 complessivi) e 8.568 (30,9% del totale) nel pubblico. Trend non diverso anche in provincia di Gorizia (31,6% degli eventi nel privato, 31,9% nel pubblico), Udine (33,4% nel privato, 31,9% nel pubblico) e Pordenone (33,9% nel privato, 31,6% nel pubblico).
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