Fvg, per Goletta Verde a Muggia e a Marina Julia siti inquinati. Bene le spiagge di Grado e Sistiana
TRIESTE Sono tre su otto i punti monitorati in Friuli Venezia Giulia che superano il limite di inquinamento previsto dalla legge: la foce del canale in via Battisti nel comune di Muggia, la foce del fiume Stella a Precenicco, entrambi risultati «fortemente inquinati». «Inquinata», invece, la spiaggia libera a Marina Julia di Monfalcone.
Il dato emerge dal monitoraggio svolto dall'equipe tecnica di Goletta Verde, la campagna di Legambiente, presentato stamani a Lignano Sabbiadoro da Katiuscia Eroe, portavoce, Gloria Catto di Legambiente Friuli Venezia Giulia, alla presenza di Luca Fanotto, sindaco di Lignano Sabbiadoro, e di Sara Vito, assessore all'ambiente e all'energia della Regione Friuli Venezia Giulia.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente il 4 e 5 agosto scorsi. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli); sono considerati come «inquinati» i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente e «fortemente inquinati» quelli che superano di più del doppio tali valori.
Quattro i punti in provincia di Trieste campionati dai tecnici: oltre alla foce del canale a Muggia, è «entro i limiti» il giudizio per il lungomare Fratelli Bandiera, a Trieste; in viale Miramare, tra i due pennelli di Barcola; sulla spiaggia di Sistiana a Castelreggio.
In provincia di Gorizia, due i punti campionati, uno risultato «entro i limiti», a viale del Sole a Grado, oltre a Marina Julia. Infine, due i punti in provincia di Udine: alla foce dello Stella, a Precenicco, e sul lungomare Trieste, a Lignano Sabbiadoro, «entro i limiti».
Tema centrale di questa edizione di Goletta Verde è anche l’inquinamento da marine litter.
Canovella de' Zoppoli. "Nella nostra regione – ha dichiarato Gloria Catto, Legambiente Friuli Venezia Giulia – tra aprile e maggio i volontari del circolo Legambiente di Trieste hanno monitorato la spiaggia di Canovella de’ Zoppoli, nel Comune di Duino Aurisina, nell’ambito dell’indagine sul beach litter. È stato sconcertante riscontrare la presenza, su un’area monitorata pari a 1.200 metri quadri, di 665 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia".
In particolare, ciò che più ha colpito è stata la percentuale di rifiuti provenienti da attività produttive di pesca e acquacoltura, pari a circa il 44%, ben al di sopra rispetto al dato nazionale (14%). Il 97% di questi rifiuti è costituito da reti per mitili: se ne sono trovate in media 27 ogni 10 metri.
Sulla spiaggia esaminata sono state trovate anche diverse corde e una boa. "Ciò significa che sul nostro territorio grava ancora la problematica legata ai rifiuti prodotti dalle attività della pesca o pescati accidentalmente dagli operatori del mare".
Riproduzione riservata © Il Piccolo