Fvg, il gelo non allenta la presa. Bora in arrivo - VD/FT

TRIESTE. Il freddo polare non allenta la presa su Trieste e il resto della regione. Si attende la Bora - oggi (martedì 10 gennaio) ma anche domattina (11 gennaio), precisa l’Osmer Fvg dal suo sito web - con minime di -4 gradi sulla costa, dove mercoledì si potranno raggiungere minime di -7 (e -8 in pianura) e dove da giovedì sera - ancora l'Osmer - sarà possibile anche l’arrivo della neve dopo il bel tempo destinato a durare fino a domani.
Anche se nella stessa giornata le temperature sono previste in rialzo, più consistente venerdì. Ma è l’Italia intera ancora nella morsa di neve e temperature polari, in particolare al sud e nelle varie regioni adriatiche colpite dalla perturbazione proveniente da est Europa. Il gelo sta creando molti problemi in tanti territori, da emergenze idriche a chiusura delle scuole e all’emergenza agricoltura.
Tornando alla nostra regione, a Trieste finora non si sono registrati disagi di alcun tipo. L'ondata di freddo ha intanto già ghiacciato il laghetto di Miramare e sta mettendo a dura prova anche le attività portuali e industriali di Monfalcone. In un piazzale in zona Lisert una grande catasta di tronchi di legno stoccati si è trasformata in uno spettacolare muro di ghiaccio.
Nonostante le previsioni meteo, il legname, destinato all'industria cartaria, anche in questi giorni veniva regolarmente bagnato da un apposito impianto di "irrigazione", usato per mantenere bagnati i tronchi prima delle lavorazioni successive. A Monfalcone le temperature di notte sono scese anche a -7. L'acqua sparata dagli spruzzi, forse mantenuti in funzione anche per evitare blocco e rottura dell'impianto, si è quindi trasformata in ghiaccio, rivestendo la catasta per diversi metri in altezza e il larghezza, appesantendola.
La catasta ieri risultava comunque puntellata sul lato affacciato sulla fascia di rispetto di uno dei tronchini ferroviari che servono l'area industriale e portuale del Lisert. Una parte della recinzione del piazzale risultava, però, abbattuta. Nonostante le condizioni a tratti molti difficili, in questi giorni è proseguita in modo regolare l'attività dello stabilimento Fincantieri e del porto.
Si vanno facendo invece difficili le condizioni per gli animali e l'avifauna della zona del lago di Doberdò, non tanto per il ghiaccio quanto per l'insolita assenza d'acqua in questo periodo. La prolungata assenza di precipitazioni ha ridotto di molto l'estensione del lago carsico, ieri ghiacciato comunque praticamente solo nella fascia più vicina alle rive.
Lo stesso fenomeno interessa anche le zone umide di Monfalcone e della Riserva regionale dell'Isola della Cona, lo scorso fine settimana meta di numerosissimi visitatori perché freddo e vento spingono l'avifauna nelle zone più interne e più facilmente raggiungibili dell'area protetta da parte di birdwatchers e appassionati di fotografia naturalistica.
Anche a Grado la laguna ghiacciata sta offrendo uno spettacolo unico, superato solo nel febbraio del 2012, quando un'ondata di freddo artico creò una consistente lastra di ghiaccio addirittura nel canale de' Dottori che attraversa Monfalcone. Alcuni cittadini non ebbero timore di camminarci sopra.
Tornando a oggi, l'escursione delle temperature tra notte e giorno ha provocato la rottura di molti impianti idrici e numerosissime chiamate al centralino del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Udine con interventi nell'intera provincia, dalle località di montagna al mare.
Tra i tanti, spiccano i casi della biblioteca comunale di Tolmezzo e quello all'asilo di Pasian di Prato. Tutti a casa ieri i 220 ragazzi della scuola media dell'istituto comprensivo di Rivignano Teor. In classe dopo la pausa natalizia, alle 10 sono stati rimandati a casa. All'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine ci vorranno, invece, alcuni giorni per ripristinare l'impianto di refrigerazione della terapia intensiva al quarto piano del padiglione uno, in tilt per la rottura di alcune valvole dell'acqua.
Riproduzione riservata © Il Piccolo