Fvg, il centrodestra senza big pesca tra le seconde linee

Troppi posti a fronte di pochi nomi di peso: il rebus delle candidature per Roma. Blindati Savino e Blasoni. Tra gli outsider spuntano De Anna, Zilli e Fontanini

TRIESTE. Troppi posti per poche teste di serie. I sondaggi danno il centrodestra unito avanti e in Friuli Venezia Giulia la coalizione è alle prese con la (piacevole) necessità di apprestare un numero di candidature vincenti ben superiore alle aspettative iniziali. Se il trend rimarrà il medesimo, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e centristi potrebbero avvicinarsi infatti al “cappotto” nei cinque seggi uninominali della Camera e nei due del Senato, conquistando inoltre sei o sette caselle al proporzionale. Ottime notizie, che portano tuttavia con sé la difficoltà di reperire nomi spendibili tra le seconde file e la possibile candidatura di “visitor” in un territorio che non sembra disporre di personalità sufficienti rispetto agli spazi potenzialmente disponibili.



Un’intesa preliminare vedrebbe i sette posti del maggioritario assegnati tre a testa a berlusconiani e leghisti (due alla Camera e uno al Senato), con Fdi ad accontentarsi di una poltrona soltanto. La suddivisione dovrà tuttavia fare i conti con la scelta del candidato alle regionali: il partito che la spunterà dovrà infatti rinunciare a qualcosa alle politiche. Da valutare inoltre l’emergere a livello nazionale di una lista centrista, che federerebbe le minuscole forze di Fitto, Quagliariello, Parisi e Lupi: la formazione troverebbe il referente locale in Autonomia responsabile, con Renzo Tondo che potrebbe scegliere di candidarsi al parlamento, andando a occupare lo spazio che Fi o Lega lascerebbero libero se alle regionali si candidassero Riccardo Riccardi o Massimiliano Fedriga.

Foto Bruni Trieste 12.04.2017 Forza Italia:il senatore Camber e l'agnello deborah
Foto Bruni Trieste 12.04.2017 Forza Italia:il senatore Camber e l'agnello deborah


Nonostante ci sia più di una dozzina di seggi in ballo, l’incastro è dunque complicato. Forza Italia punterà sull’uscente Sandra Savino, che potrebbe correre contemporaneamente all’uninominale di Trieste e nel listino proporzionale, ma che cova il desiderio di un assessorato di peso nella prossima giunta regionale. Sul versante friulano, potrebbe seguire identico iter (maggioritario a Udine e proporzionale) il vicecoordinatore di Fi Massimo Blasoni. Per entrambi è ancora in dubbio se la candidatura sarà alla Camera o al Senato.

Brunetta gela Salvini: «Berlusconi in Fvg ha scelto Riccardi»
Silvio Berlusconi, Paolo Romani e Renato Brunetta nella sala Aldo Moro in occasione delle consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi, Roma 19 febbraio 2014. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Nome forte anche quello di Stefano Balloch, con rapporti diretti con i vertici nazionali: il sindaco di Cividale potrebbe optare per l’uninominale di Gorizia (l’unica gara davvero aperta), a sua volta rassicurato dal paracadute proporzionale. Se così fosse, l’ex sindaco del capoluogo isontino Ettore Romoli potrebbe scegliere le regionali e un successivo assessorato: parrebbe la soluzione preferita. Ma i posti per Forza Italia potrebbero essere sei e allora ecco la necessità di guardare agli outsider: dal sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni al consigliere regionale pordenonese Elio De Anna. Fra gli azzurri c’è anche chi parla di un ritorno del senatore Giulio Camber, mentre Riccardi ha già detto di non gradire Roma.

Lasorte Trieste 18/03/16 - Vis a Vis, Presentazione Candidatura a Sindaco di Roberto Dipiazza, Fabio Scoccimarro
Lasorte Trieste 18/03/16 - Vis a Vis, Presentazione Candidatura a Sindaco di Roberto Dipiazza, Fabio Scoccimarro


Non è questo il caso di Fedriga, che potrebbe guidare il centrodestra alle regionali o tornare alla Camera. Si presenterebbe sia nell’uninominale di Trieste sia nel listino proporzionale, dove la quota rosa potrebbe essere la maroniana Vannia Gava, vicesindaco di Sacile, se non tentasse l’uninominale a Pordenone, puntato anche da Fdi con Luca Ciriani. Se la spuntasse quest’ultimo, per la Lega potrebbe inserirsi Barbara Zilli, che tuttavia sembra preferire la Regione. L’elenco del Carroccio si completa con i friulani Daniele Moschioni, Mario Pittoni, Pietro Fontanini, Mauro Bordin e Stefano Mazzolini: difficile risolvere il nodo parità e nemmeno quello dei rappresentanti goriziani e triestini, qualora Fedriga si facesse da parte per le regionali.


A destra, Fdi punta a ottenere almeno due caselle: Luca Ciriani potrebbe gareggiare nel maggioritario a Pordenone dopo quattro legislature in Regione, mentre Fabio Scoccimarro potrebbe correre per il proporzionale, con la possibilità di farlo in ticket con Giorgia Meloni, cui verrà chiesto di candidarsi anche in Fvg optando poi per un altro collegio. Fra i centristi si segnala infine il languore di Tondo per una nuova esperienza romana, qualora saltasse la candidatura per la Regione: si presenterebbe in quota Fitto nel collegio dell’Alto Friuli, con il collega di partito Valter Santarossa che potrebbe invece occupare uno spazio al proporzionale come referente di Parisi.

Lo schema è solo una bozza, che aspetta il disegno dei collegi e la scelta del candidato alle regionali. Anche così si capisce tuttavia che non tutte le caselle saranno occupate da protagonisti locali e non è dunque da escludere l’arrivo di esterni che utilizzino il Fvg come trampolino per il parlamento. Così fece nel 2013 Bernabò Bocca, che in Fvg non si è praticamente mai visto da allora.



 

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