Fvg, i capoluoghi della regione si scoprono più “verdi”

Legambiente pone i quattro capoluoghi nella parte alta della classifica. Pordenone e Udine fanno da traino. Trieste fa il balzo in avanti più rilevante

TRIESTE. Legambiente promuove le prestazioni ambientali del Friuli Venezia Giulia, anche se è la sola Pordenone a mantenere il passo delle prime città italiane in classifica entrando nella top ten.

Lo studio, che ha visto la collaborazione fra l’associazione ambientalista, l’istituto di ricerca Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore (che lo ha pubblicato ieri), ha messo sotto la lente d’ingrandimento 104 capoluoghi di provincia, tenendo conto di 16 indicatori all’interno di cinque diverse macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità ed energia.

L’indagine, che ha esaminato i dati del 2016 e ha portato alla redazione del 24esimo Rapporto ecosistema urbano, fotografa un territorio che sta provando ad accreditarsi fra le regioni virtuose in Italia anche dal punto di vista ambientale. I numeri raccontano di un generale passo in avanti, se si tiene conto che, rispetto al rapporto stilato nel 2016, Pordenone è passata dall’11.o al quinto posto, Udine dal 29.o al 12.o e Trieste - che resta comunque ultima in Fvg - dal 64.o al 39.o posto assoluto. Solo a Gorizia è andata peggio rispetto ai 12 mesi precedenti: è scivolata dalla 12.a posizione del 2016 alla 25.a del 2017.

La classifica stilata da Legambiente, che ha visto Mantova, Trento, Bolzano e Parma occupare le prime quattro posizioni, e Viterbo, Brindisi ed Enna tenere alto il fanalino di coda della graduatoria, ha permesso un’analisi qualitativa dei dati di ogni singola città presa in esame.

La qualità dell’aria Il biossido di azoto fa registrare una media regionale inferiore a quella del 2014 (al di sotto della media di tutti i capoluoghi, pari a 29,1 microgrammi per metro cubo), dato fortemente influenzato dal risultato di Trieste e in parte di Pordenone. Nessuna città supera il limite di legge, fissato a 40 microgrammi per metro cubo. La media regionale del Pm10, dopo l'incremento del 2015, è diminuita in tutte le città capoluogo. Gorizia a Trieste - dove la riduzione del particolato in 13 annis si deve in parte all’eliminazione del parco macchine più vecchio - registrano livelli pari al valore obiettivo per la salute (20 microgrammi per metro cubo) indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità. La concentrazione di ozono, invece, mediamente non supera la soglia di protezione della salute umana, anche se si discosta il valore di Udine, forse determinato dal forte soleggiamento dei mesi estivi.

I consumi idrici Calano in tutti i capoluoghi di provincia del Fvg. La media regionale, pur abbassandosi, resta però superiore (+4,8%) al valore medio italiano (152,7 litri al giorno pro capite). La dispersione della rete, ovvero la differenza tra l’acqua immessa e quella consumata, rimane invariata rispetto al 2015. Pordenone conferma il valore di eccellenza, rientrando tra le sei città virtuose d’Italia, con perdite inferiori al 15%. Trieste, invece, vede aumentare la sua percentuale oltre il 47%.

I rifiuti urbani La produzione pro capite di rifiuti urbani ritorna a crescere in tutti i capoluoghi regionali, portando la media regionale oltre i 501 chilogrammi per abitante ogni anno. I dati di Arpa confermano questa tendenza. Cresce, e in questo caso è un dato positivo, anche la percentuale di raccolta differenziata, con Pordenone - al primo posto in Italia - che supera la soglia dell’80%, Gorizia e Udine che superano l’obiettivo del 65% e con Trieste che fa un passo avanti ma che non riesce a raggiungere ancora il 40%.

Trasporto pubblico e motorizzazione Gli indicatori in questo caso presentano valori stazionari, con l’eccezione di Trieste che, con 308 viaggi per abitante ogni anno, cresce del 2,8%. Il capoluogo giuliano si classifica fra i più virtuosi in Italia anche quanto alle auto circolanti, con 52 mezzi ogni 100 abitanti.

La ciclomobilità Cresce l’estensione dei percorsi ciclabili (+2,6%) ma non cresce il numero delle persone che si spostano in bicicletta, mentre risulta in leggerissimo aumento l’estensione media delle isole pedonali.

Rinnovabili e spazi verdi Aumenta la diffusione (+4,25%) del solare termico e fotovoltaico installato in regione sulle strutture pubbliche. Lo studio di quest’anno, inoltre, introduce per la prima volta un indicatore che misura la disponibilità di alberi di proprietà pubblica ogni cento abitanti. Pordenone registra una disponibilità di 28,84 alberi, Gorizia di 26,13 e Udine di 24,12, a fronte di una media nazionale che si assesta sui 18 alberi ogni cento abitanti. Il dato di Trieste non è disponibile.
 

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