Fvg, filma la nipote di 12 anni nei video hard
TRIESTE. Caso choc a Cordenons. Un cinquantasettenne è stato trovato in possesso di decine di video pedopornografici conservati all’interno del proprio computer.
L’uomo, come ha ammesso lui stesso alla polizia di Pordenone durante una perquisizione in casa avvenuta il 7 settembre del 2016, aveva girato le immagini riprendendo la nipote durante gli abusi: una bambina di dodici anni, figlia di una cugina della convivente. Lui le ospitava entrambe nella propria abitazione. Il materiale analizzato dagli investigatori è abominevole. Ma si teme che il cinquantasettenne possa aver perpetrato analoghe violenze pure su sua figlia, coetanea della nipotina. Non solo. L’uomo - di cui omettiamo l’identità per non rendere in alcun modo identificabili le due minori e le altre persone coinvolte - aveva l’abitudine di aggirarsi nei centri commerciali con telecamere nascoste che posizionava sotto le gonne di donne e ragazze.
L’inchiesta, per ragioni di competenza territoriale, è in mano alla Procura di Trieste: è il sostituto procuratore Maddalena Chergia ad aver firmato la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza fissata per domani, venerdì 24 novembre, davanti al gup Laura Barresi dovrebbe invece slittare a causa dell’indisponibilità del legale di fiducia dell’imputato, l’avvocato Luca Spinazzè del Foro di Pordenone.
I fatti sono comunque circostanziati: le immagini della nipotina erano memorizzate nel pc del cinquantasettenne, un Acer Aspire. Le scene, ben 58, mostrano la dodicenne in pose sessuali e impegnata in atti sessuali, registrate nei momenti in cui la cugina, la mamma della piccola, usciva di casa. L’uomo aspettava di restare da solo con la bimba. Talvolta abusava di lei mentre era distesa sul letto e dormiva.
La polizia come detto ha scoperto le foto e i video nel corso del blitz del 7 settembre 2016 nell’appartamento del cinquantasettenne. Gli agenti gli sono piombati in casa due giorni dopo un altro fatto inquietante: il 5 settembre, cioè quando l’uomo è stato pizzicato al centro commerciale “Emisfero” all’interno del negozio di abbigliamento “H&M” mentre filmava con il proprio smartphone le parti intime di una donna, sotto la gonna.
Dai controlli sul cellulare sono stati rinvenuti altri video simili su altre vittime ignare. Nella sua deposizione, l’imputato ha affermato che il materiale era destinato anche alla pubblicazione su internet e che ne avrebbe ricavato somme ingenti. È in quel momento, da quanto risulta, che è scattata l’inchiesta con le verifiche e il sequestro dei pc e del tablet dell’indagato.
Gli agenti hanno trovato video di vario tipo: in uno si vede la dodicenne che racconta di sé, preoccupata delle amicizie che avrebbe perso passando dalla seconda alla terza media. In un altro ecco il pedofilo mentre si riprende casualmente il volto. Non c’è alcun dubbio, secondo la Questura, sull’autenticità e sull’origine di quelle immagini, peraltro setacciate anche dalla polizia postale del Veneto: la camera da letto e il soggiorno che compaiono nelle sequenze sono le stesse riscontrate nella perquisizione.
Ma il cinquantasettenne ha praticamente confessato tutto: di fronte a prove del genere, dopo la perquisizione non ha potuto che ammettere l’evidenza. «Detengo materiale pedopornografico che io ho ritratto da mia nipote», viene precisato nel verbale della polizia. Come detto, la magistratura è preoccupata che pure la figlia tredicenne possa essere stata oggetto delle morbose attenzioni del padre. La ragazzina, infatti, ha dimostrato un evidente disagio psicologico ed è stata spesso assente da scuola. L’adolescente sarà sentita da un esperto. La Squadra mobile di Pordenone ha chiesto l’intervento della polizia scientifica per ulteriori accertamenti nell’appartamento dell’indagato, negli altri pc e nei cellulari in suo possesso.
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