Fvg, è fame di pediatri. La corsa delle famiglie
TRIESTE. Pensionamenti a Trieste e prossimamente a Udine, con la conseguente corsa delle famiglie alla ricerca di una soluzione. E poi l’emergenza emersa a settembre a Monfalcone. Tutto in un contesto complessivo che non si smarca, in Friuli Venezia Giulia, da quello nazionale: è grande, anche in regione, la fame di pediatri. Non si placano infatti le criticità sulla scarsa reperibilità di nuovi professionisti.
Dal primo dicembre a Trieste andrà in pensione un altro pediatra. E per i genitori inizierà un valzer che per mesi non garantirà loro alcuna certezza. Dopo Ingri Rudoi che dallo scorso 27 ottobre ha lasciato “orfani” delle sue cure 800 bambini, a fine mese a cessare l’attività convenzionata sarà Paolo De Mottoni che gestisce 880 piccoli pazienti. Nei giorni scorsi i genitori dei bimbi seguiti dal medico hanno ricevuto una mail che li informa del pensionamento. In molti, sapendo della ridotta scelta in città, si sono già rivolti al distretto di riferimento per cambiare: come settimane fa, l’unica professionista ad avere posti disponibili è Elena Rossetto a Opicina. La stessa ha un contratto a termine: chi opta ora per questa soluzione potrebbe essere costretto a marzo prossimo a dover cambiare nuovamente pediatra. A fronte di questa situazione che ha gettato nello sconforto centinaia di genitori, l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste comunica che riguardo al pensionamento di De Mottoni, «Asuits ha già avviato la procedura, che si concluderà entro la prossima settimana, per conferire un nuovo incarico di pediatra, in sostituzione di quello cessante, fino all’individuazione del pediatra titolare dell’incarico definitivo».
«Al nuovo pediatra – si legge nella nota dell’Azienda – saranno attribuiti d’ufficio, provvisoriamente, tutti i bambini già assistiti dal dottor De Mottoni. L’individuazione del professionista avverrà seguendo quanto previsto dalla vigente normativa avvalendosi della graduatoria regionale valevole per il 2017. Qualora non venisse acquisita alcuna disponibilità l’Azienda garantirà in ogni caso l’assistenza pediatrica necessaria attraverso le strutture aziendali». Questa comunicazione però non è giunta ai pazienti di De Mottoni contestualmente a quella che comunicava la sua prossima quiescenza e in molti si sono appunto già rivolti al distretto optando per Rossetto.
La Fimp, il sindacato dei pediatri, indica che nel comune di Trieste attualmente si contano, inclusi i due provvisori in attività (Elena Rossetto e Giulia Paloni), 16 pediatri di libera scelta. I rappresentanti Fimp giorni fa hanno preso parte al Comitato aziendale e riferiscono che sono emerse tre zone carenti in centro città e che, nei tempi tecnici dell’iter burocratico, entro la prossima primavera a Trieste dovrebbero arrivare tre nuovi pediatri di libera scelta, non più provvisori. Il caso non è isolato: una carenza di pediatri è avvertita in tutta Italia. Il dito è puntato contro i posti limitati nei corsi di specializzazione: «Serve una politica di programmazione che garantisca oltre alla laurea anche uno sbocco lavorativo – valuta Claudio Pandullo, presidente dell'Ordine dei Medici di Trieste – ma anche più attenzione alla valutazione delle tempistiche a fronte della cessazione lavorativa di certi colleghi pediatri al fine di non creare discontinuità nel rapporto medico-paziente».
Nella provincia di Udine i pediatri di libera scelta sono 51. «Tranne che per le criticità che si evidenziano nella zona della Val Canale, in questo momento la situazione è sotto controllo – fa sapere Maurizio Rocco, presidente dell’Ordine dei Medici di Udine – ma sta per suonare un campanello d’allarme perché molti colleghi sono vicini all’età della pensione e non c’è ancora una programmazione adeguata: bisogna aumentare i posti di formazione per pediatri».
A confermare la situazione critica dei pediatri in regione è lo stesso assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca: «In tutta Italia si registra una carenza di medici specializzati in pediatria – afferma Telesca – e anche in Friuli Venezia Giulia, ovviamente, mancano pediatri. È un problema nazionale – sottolinea – che nulla ha a che vedere con la recente riforma sanitaria. Chi confonde le due cose pecca in onestà intellettuale, cosa che non è giustificabile nemmeno per fare campagna elettorale, come è chiaro anche ai non addetti ai lavori».
Telesca spiega che «la Regione ha svolto tutti i passaggi necessari con il Governo centrale per poter contribuire ad aumentare i posti nelle scuole universitarie di specializzazione, materia peraltro di competenza nazionale». L’ Azienda per l’Assistenza sanitaria 3, Alto Friuli - Collinare - Medio Friuli, ha bandito un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di medici pediatri, le cui prove si svolgeranno il prossimo 24 novembre.
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