Fvg, dalle gare di cucina alle parrocchie. Torna la pioggia di poste puntuali

Ultimo assalto alla diligenza prima della fine della legislatura. Tra i beneficiari chiese, onlus e Comuni. Forza Italia destina 20mila euro all’arte del flambé. E la giunta finanzia percorsi di terapia forestale

TRIESTE. “Le donne nell’arte del flambé”. Non è il titolo di un astruso film francese anni Sessanta, ma il concorso nazionale che l’Associazione maîtres italiani organizzerà nel 2018 a Grado e che il consigliere Roberto Marin (Fi) vorrebbe beneficiare con 20mila euro, per sostenere la gara fra esperte nella cottura della crêpe fiammante. A spese dei contribuenti.

È solo una delle centinaia di poste puntuali piovute sull’aula nel pomeriggio di ieri, dopo una lunga pausa dei lavori necessaria affinché i consiglieri potessero perfezionare il consueto assalto ai residui di bilancio: mance mirate a dare una mano all’associazione amica, alla parrocchia di riferimento, alla cooperativa meritoria o al Comune del territorio alle prese con qualche urgenza. Difficile calcolare a quanto ammonti il totale: i conti si potranno fare solo a legge approvata.

Ci provano tutti, anche se passeranno quasi esclusivamente gli emendamenti della maggioranza. Il costume resta vivo, tanto più che si tratta dell’ultima manovra della legislatura e gli eletti hanno già cominciato a battere il territorio per rastrellare preferenze.

Ce n’è per tutti: il dem Enzo Marsilio propone 200mila euro per il restauro di beni demaniali a Tolmezzo e 420mila per un centro di raccolta rifiuti sullo Zoncolan. Roberto Revelant (Ar) non lesinerebbe 15mila euro al Comune di Resia per uno studio sull’insediamento di attività economiche in partnership con il Comune russo di Fryazino. Vittorino Boem (Pd) chiede 40mila per lo studio di una discarica a San Giovanni al Natisone e 9mila per coprire a posteriori le spese per il convegno “I tecnici della ricostruzione”. Giulio Lauri (Sel) 60mila per il collegamento ciclabile Trieste-Muggia e Franco Codega 7mila per i viaggi della memoria ad Auschwitz.

La lista dà una certa vertigine e ci si mette anche la giunta, che sosterrà gli spettacoli delle Frecce Tricolori con 150mila euro, l’evento Italy, golf & more con 90mila, il Banco alimentare e la Comunità di San Martino al Campo con 80mila a testa, la Comunità croata di Trieste con 300mila e l’acquisto di arredi per Monte Grisa con 30mila. Forse piangerà Sauris, che incassa 30mila euro dall’esecutivo per il Centro del benessere, quando saprà che il comprensorio di Arta Terme riceverà 5 milioni. L’esecutivo dedica poi 20mila euro alla Cantina produttori di Cormons per «preservare il valore artistico e culturale delle botti di rovere decorate con opere di artisti della seconda metà del Novecento», ma anche 30mila per avviare percorsi di «terapia forestale» che garantiscano il benessere psicofisico dei fruitori. Senza tralasciare 16mila euro all’Arcigay di Trieste e Gorizia per progetti contro l’omofobia.

Intanto, nel centrodestra, Sibau pensa a 100mila euro per una funivia che trasporti i materiali necessari a rifornire il rifugio di Gran Monte, Barbara Zilli a 25mila euro per le famiglie vittime della criminalità, Mara Piccin a 120mila per arginare il problema delle acque reflue a Zoppola. Lo scatenato Marin domanda pure 50mila euro per gli ormeggi del mandracchio di Grado e 60mila per l’Unione ginnastica goriziana. Giovanni Barillari preferisce le scuole paritarie private e le iniziative ecclesiali, ma non disdegnerebbe 450mila euro per la chirurgia robotica dell’Asui di Udine, dove lavora. Igor Gabrovec non fa sconti per il prosecco sul Carso, con stanziamenti per 600mila euro, in alcuni casi firmati assieme a Stefano Ukmar, con cui si accorda anche per diverse erogazioni all’associazionismo sloveno. Lo stesso fa Claudio Violino per il friulano.

La consueta menzione speciale va a chiese e parrocchie bisognose di restauri. Decine di migliaia di euro ciascuna: Santa Maria a Piancavallo, San Benedetto a Pasiano, San Giacomo a Polcenigo, San Bartolomeo a Roveredo, Notre Dame de Sion a Trieste. Ma anche 100mila per l’acquisto di un immobile a uso della parrocchia ortodossa-romena di Pordenone e 150mila per il restauro della chiesa degli armeni a Trieste. Numerose infine le poste per onlus che assistono autistici, disabili e anziani.
 

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