Fvg alla Lega, le reazioni romane

Matteo Salvini, con la sua Lega che in Fvg si riconferma primo partito della coalizione come nelle politiche del 4 marzo, è il primo ad esultare per la vittoria schiacciante di Massimliano Fedriga, neo eletto presidente della Regione Fvg. #andiamo a governare" è l'hashtag che lancia nel suo tweet di ringraziamento rivolto agli elettori del Fvg, che al 34,91% hanno espresso la preferenza per la Lega.
Il segretario del Carroccio poi ironizza dando in un tweet i due di picche al Pd e a Di Maio . "Dopo i molisani, anche donne e uomini del Friuli-Venezia-Giulia ringraziano il Pd per l'egregio lavoro svolto, e salutano Di Maio&Compagni" commenta Salvini.
Gli fanno eco i vice capigruppo della Lega alla Camera Massimo Bitonci, Riccardo Molinari, Nicola Molteni, Edoardo Rixi e Francesco Zicchieri. «La vittoria di Massimiliano Fedriga in Fvg è la vittoria del lavoro quotidiano, del fare e dell'essere al fianco dei cittadini - dicono in una nota-. Un successo straordinario che conferma quanto l'operato e l'impegno della lega siano sempre più apprezzati dalla gente. E il 35% ottenuto dalla Lega non è altro che la cartina tornasole di quanto vogliono gli italiani. Poche parole o proclami ma tanto lavoro, serietà e impegno per il bene del paese».
Per la governatrice uscente Debora Serracchiani - mentre il segretario Maurizio Martina attacca Matteo Renzi per aver chiuso, in diretta su RaiUno da Fabio Fazio ogni apertura verso i Cinquestelle, cosa che ha indotto Di Maio a chiedere il voto anticipato - non può che essere il momento dell'autocritica: «Sapevamo che il clima politico era particolarmente difficile per il Pd, che ora in regione è il secondo partito, e per il centrosinistra, che pure si colloca sopra la media nazionale. Credo valga anche per la Regione quanto vale per il Paese: serve una seria autocritica e un nuovo inizio». «Alla sconfitta del centrosinistra in Friuli Venezia Giulia - ha precisato la deputata del Pd - hanno portato fattori locali e nazionali. Per quanto riguarda il Pd, i cittadini hanno sostanzialmente confermato il giudizio del 4 marzo. L’opposizione sarà doverosa e utile per riallacciare il rapporto con la gente».
Il 7% ottenuto dal candidato presidente grillino, Alessandro Fraleoni Morgera, ben al di sotto dalle aspettative, lascia al momento solo spazio per i ringraziamenti. Così i capigruppo del Movimento 5 Stelle, Giulia Grillo e Danilo Toninelli: «Un grazie va al nostro candidato presidente, Alessandro Fraleoni Morgera, e a tutti i candidati della lista del Movimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia che hanno lavorato con impegno pur sapendo che non era una sfida facile. Il dato che rileviamo è che ogni qualvolta che il M5S non è in partita, quasi la metà degli elettori rinuncia a votare. Da questo risultato, che non va ovviamente confrontato con quello ottenuto alle ultime politiche, visto che si tratta di elezioni profondamente differenti, bisogna ripartire per costruire una proposta per il Friuli Venezia Giulia ancora più convincente».
Sull'onda del risultato in Fvg (e quello in Molise), riprende vigore Forza Italia. Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera."Le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia ci lasciano due indicazioni incontrovertibili, che saranno importanti anche per i prossimi mesi. Il Movimento 5 Stelle, dopo la batosta in Molise, prende in Friuli una vera e propria scoppola, passando dal 24,5% delle politiche, al 7% delle regionali: è stata punita l'arroganza di Di Maio e la pochezza di contenuti dei pentastellati. Facile protestare, più complesso proporre ricette pergovernare».
«L'altro dato - riprende Gelmini - riguarda Forza Italia. Il partito azzurro è cresciuto rispetto ai risultati del 4 marzo, è una compagine in salute, decisiva per la vittoria del centrodestra e assoluta protagonista della nostra area politica. È stata premiata la costanza e la presenza del presidente Berlusconi, ma anche la capacità di rinnovamento e la vicinanza ai territori. Ripartiamo da qui - conclud e- da questo buon risultato e dalla fiducia della gente».
«Il risultato delle elezioni friulane - dichiara nel frattempo l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu - non è positivo soltanto per la vitalità del centrodestra, ma rappresenta anche un passo cruciale, forse definitivo, per la formazione del nuovo governo. Il risultato delle urne è chiaro: il centrodestra, anche grazie a Berlusconi, ha ottenuto una grande vittoria, mentre il Movimento 5 Stelle ha registrato una significativa battuta d’arresto. Con tutte le figuracce che hanno accumulato nelle ultime settimane, del resto, un risultato del genere era ampiamente prevedibile. L’esito delle elezioni friulane, da un certo punto di vista, ha consegnato il governo nelle mani del centrodestra: ora tocca a Forza Italia e alla Lega dimostrare come guidare un Paese, come ripristinare ordine e occupazione, come favorire la crescita. Il Pd ha fallito, e il Movimento 5 Stelle non è all’altezza».
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