Futuri capitani e macchinisti dall’aula alla nave

Per i ragazzi dell’istituto Nautico parte il progetto di alternanza scuola-lavoro con la Guardia costiera
Silvano Trieste 08/06/2017 Capitaneria di Porto, firma Protocollo
Silvano Trieste 08/06/2017 Capitaneria di Porto, firma Protocollo
Le onde del mare spazzano via ogni tipo di polemica che qua e là si è disseminata in giro per l’Italia negli scorsi mesi. Perché l’alternanza scuola lavoro a Trieste invece, per il momento, porta felicemente capitani e macchinisti delle classi terze e quarte dell’istituto Nautico a bordo dei mezzi della Capitaneria di porto. La convenzione della durata di un anno, tra le prime in questo ramo, firmata l’altro giorno dal comandante Luca Sancilio e dalla preside Donatella Bigotti, prevede dunque che da giugno gli studenti possano esplorare anche questo mondo. Il programma ministeriale, che esce dalla riforma della Buona Scuola, prevede 400 ore di lezioni didattico-informative e pratiche per i ragazzi degli istituti tecnici e professionali che frequentano l’ultimo triennio delle superiori, 200 invece sono riservate ai licei. Esperienze che devono essere fatte sul campo e inerenti ai propri studi.


Anche se la cronaca nazionale ha riportato le notizie di alcuni flop del progetto, i primi 18 allievi che testeranno i tre indirizzi sono molto entusiasti. Sostenuti anche dai principali tutor, che sono il comandante Giulio Giraud e il professore di Navigazione Adriano Filippi, i protagonisti di questa nuova avventura, a gruppetti di due, avranno la possibilità di affiancare i vari membri del corpo della Guardia costiera nella sala operativa, nell’ambito della sicurezza della nave, e sulla motovedetta per varie spedizioni come il controllo della filiera della pesca. Ma non sono novelli a queste convenzioni, perché la loro formazione ha visto già la collaborazione con le società di traghettatori Tripmare e Ocean Team e l’agenzia marittima Samer. E poi fondamentali le chiacchierate con gli ex studenti del Nautico, fra cui brilla il supercapitano Dino Sagani, che poco tempo fa è partito da Trieste con la Majestic Princess. «L’ambiente e la sicurezza sono prerogative della Capitaneria - ha sottolineato Sancilio - come la pesca, che a Trieste ha assunto valore internazionale, perché abbiamo stipulato dei controlli congiunti con la Slovenia e a breve lo faremo con la Croazia. Questa dunque si prospetta come un’esperienza unica per i ragazzi rispetto a qualsiasi altra città marittima». Alice Pipan e Marco Stranieri infatti non vedono l’ora di cominciare: «Finalmente capiremo cosa succede qui dentro».


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