Futura sede della Questura: c’è l’ipotesi caserma Guella

Romoli: «Il comando della Brigata verrà trasferito in via Trieste e potrebbe prendere piede questa soluzione». Svanisce il piano riguardante il Municipio 2
La facciata della caserma Federico Guella
La facciata della caserma Federico Guella

La caserma Guella futura sede della Questura. L’indiscrezione, oltre ad essere inedita, è indubbiamente molto suggestiva. E a confermare che si tratta di qualcosa di più di una voce è il sindaco Ettore Romoli. «Qualunque sarà il destino della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” pare che l’intenzione dell’Esercito sia di lasciare la Guella di piazza Cesare Battisti, trasferendo il comando in via Trieste dove esisterebbero i locali idonei seppure in una sede meno prestigiosa di quella attuale - spiega il primo cittadino -. Ebbene, voci insistenti dicono che la caserma potrebbe essere destinata alla Questura di Gorizia che, come ben sapete, è ospitata oggi in una struttura (quella di piazza Cavour) piuttosto degradata e poco funzionale».

Per ora, dicevamo, si tratta di una voce. Ma qualora la brigata Pozzuolo dovesse lasciare libera la “Guella”, questo potrebbe essere davvero il destino della vasta struttura che si affaccia su piazza Cesare Battisti. «Peraltro - aggiunge Romoli - è attrezzata, è già suddivisa in uffici, si trova in una posizione centralissima e poi, il che non guasta, si tratta di un edificio di un certo prestigio». Ergo, l’operazione potrebbe andare in porto. Di conseguenze, finirebbe nel nulla il progetto di ospitare la Questura negli spazi comunali del Municipio 2 di via Garibaldi che, comunque, verranno lasciati liberi, come confermato dallo stesso primo cittadino. Già entro il 2013 si sarebbe dovuto voltare pagina. La giunta Romoli era intenzionata a riportare tutti gli uffici a palazzo Attems-Santa Croce, la sede municipale propriamente detta. E ciò nel nome della spending review e visto che gli organici comunali hanno conosciuto un sostanzioso dimagrimento: i dipendenti, infatti, oggi sono 381 contro i 465 del 2007.

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Ma perché il trasloco non si è ancora concretizzato? Perché ci fu, come si ricorderà, un incidente di percorso. «Com’è noto, i dipendenti comunali avrebbero dovuto prendere posto nell’ala del municipio che si affaccia su via Mazzini: l’ala, per intenderci, che ospitava e ospita negozi al pianoterra. Ma sono state fatte delle verifiche statistiche e si è evidenziata la necessità - spiegò qualche tempo fa lo stesso Romoli - di effettuare importanti lavori di consolidamento. Credevamo, in un primo momento, bastasse un intervento di minima ma non è così». «Sì, si pensava che la struttura di via Mazzini fosse in condizioni migliori rispetto a quanto si è scoperto dopo. I lavori per poter rimettere in sesto quell’ala del municipio si sono rivelati più onerosi di quanto preventivato in un primo momento - fece eco l’assessore comunale all'Urbanistica, Guido Germano Pettarin -. Certo, l'operazione si farà comunque: un conto è avere quasi 500 dipendenti il che giustificava la presenza di sua sedi, un altro conto è averne 380 o giù di lì. È chiaro che debbano essere prese delle decisioni visto che il Comune, come tutti gli enti locali, non nuota certamente nell'oro». Ma si tratta solamente di un intoppo. Perché il Comune è determinato a condurre in porto l'operazione.

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