Fusione Hera-AcegasAps, a buon fine l'Opas

Raggiunto nell'ultimo giorno utile il possesso del 92,72% del capitale di AcegasAps. Anche la Fondazione giuliana ha aderito all’Opas cedendo però solo il 2,5%. Via libera al delisting

La seconda multiutility italiana che nasce dalla fusione fra Hera e AcegasAps supera l’ultimo scoglio. Nell’ultimo giorno utile per aderire all’Opas lanciata dal gruppo emiliano guidato da Tommaso Tommasi di Vignano sulla multiutility di Padova e Trieste la quota di Hera nel capitale di AcegasAps raggiunge il 92,72%.

"A questo punto AcegasAps può essere delistata da Piazza Affari per lasciare il passo al nuovo colosso dei rifiuti e dell’energia": così il presidente di Hera Tommaso Tommasi di Vignano.

La Fondazione CRTrieste guidata da Massimo Paniccia, socio istituzionale con il 7,5%, ha aderito all'ultimo momento, secondo fonti finanziarie, per il solo 2,5% della sua quota.

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