Furto con spaccata alla pizzeria Parini di Trieste: preso il ladro, ma è già libero

Il 30enne italiano ha rotto i vetri e un residente ha sentito il fracasso e ha chiamato la polizia

Maria Elena Pattaro
La pizzeria “Pizza Parini” in cui è avvenuto il furto. Foto Silvano
La pizzeria “Pizza Parini” in cui è avvenuto il furto. Foto Silvano

Spaccata alla pizzeria Parini, nel rione di Barriera Vecchia: il ladro scappa con la cassa, viene fermato dalla Polizia poco dopo grazie alla segnalazione di un cittadino ma è già libero.

Il 30enne, cittadino italiano con diversi precedenti alle spalle, è stato denunciato a piede libero per furto. Si indaga per capire se sia responsabile anche di altri colpi. Al momento non ci sono evidenze a riguardo, ma gli accertamenti proseguono. L’ennesimo raid a danno di un’attività è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.

Nel mirino è finita “Pizza Parini”, pizzeria da asporto lungo la via omonima, in Barriera Vecchia. Il malvivente è entrato in azione verso le 3.40, nella notte fra domenica e lunedì, con modalità simili a quelle a cui si assiste ormai da un mese e mezzo. Ha spaccato la vetrina, ferendosi con le lastre aguzze. Una volta dentro, si è fiondato sul registratore di cassa. Ha divelto il cassetto ed è corso fuori, sanguinante.

Un residente ha sentito il fracasso dei vetri infranti e poi ha visto l’individuo cercare riparo in un condominio. Il cittadino ha allertato subito le forze dell’ordine, fornendo loro la descrizione del fuggitivo. La volante intervenuta sul posto lo ha intercettato poco dopo. Con sé aveva ancora la refurtiva: i soldi sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre il ladro è stato portato in Questura e denunciato a piede libero.

«Così torna a rubare, da me o in altri locali – sbotta il titolare, furibondo –. Non è giusto che sia già libero. Io mi ritrovo con più di 400 euro di danni e il timore che mi possa capitare di nuovo». Il pizzaiolo è stato avvertito del furto sabato mattina, prima di aprire l’attività. «Un mio amico ha visto la vetrina in frantumi e mi ha chiamato» racconta. Nel frattempo anche la Polizia di Stato si stava mettendo in contatto con lui per restituirgli il maltolto e completare le formalità di rito. Ieri, a tre giorni dal raid, la porta era stata “rattoppata” in attesa di ripristinare la vetrata e le ordinazioni fioccavano come sempre. La rabbia però fatica a sbollire: «Quello torna a rubare. Come possiamo sentirci sicuri? » si chiede il gestore.

Intanto si allunga ancora la scia di attività prese di mira: l’episodio che più ha destato scalpore, negli ultimi giorni, è stato l’assalto all’Hostaria Malcanton, dietro a piazza Unità d’Italia, dove il proprietario è riuscito a sventare la razzia. L’oste, armato di un coltello da cucina, ha messo in fuga il ladro che pochi istanti prima gli aveva sfondato la porta a spallate. La stessa notte (quella tra mercoledì e giovedì scorso) un colpo con modalità analoghe era andato a segno nel salone di parrucchiera “Un diavolo per capello” di via Principe di Montfort. —

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