Furti e danni al “Ferrini” Quattro ragazzi nei guai

Colti sul fatto dalla polizia locale gli autori di due raid allo stadio abbandonato Tre sono minorenni che hanno filmato la loro “impresa” con lo smartphone
Di Piero Rauber
Lasorte Trieste 29/02/16 - Campo Sportivo Giorgio Ferrini, Ponziana
Lasorte Trieste 29/02/16 - Campo Sportivo Giorgio Ferrini, Ponziana

Deserto, sì. Non del tutto però, evidentemente. Da ideale crocevia di socialità, e di principi sportivi, a disgraziato covo di “scovazze” e di qualche balordo. In questo caso, preciso, di quattro ladruncoli che vivono in mezzo a noi e che, data la loro giovanissima età, la nostra società ha il dovere di tentare di “raddrizzare” prima che sia tardi. Il “fu” glorioso impianto del Ponziana di piazzale delle Puglie, di proprietà del Comune e dedicato a un pezzo di storia del calcio italiano come Giorgio Ferrini ma ora in stato di totale degrado, è stato teatro infatti in queste calde e un po’ silenti giornate di mezza estate di almeno due “raid”: due sono d’altronde quelli certificati e pure “risolti” dalla polizia locale, che ne ha dato notizia ieri una volta ricevuto il nulla osta da Palazzo di giustizia. Raid che non possono obiettivamente essere derubricati a semplici bravate. Protagonisti quattro ragazzi, anzi ragazzini dal momento che tre di loro sono minorenni e uno di questi in particolare non ha nemmeno 14 anni: sono ora sotto inchiesta a piede libero per due distinti furti messi a segno in coppia nel giro di 48 ore proprio nei magazzini che fanno parte del comprensorio sportivo lasciato al suo “destino”. Già perché lo stadio Ferrini è sì abbandonato - nel senso che lì non ci va o meglio non ci dovrebbe mettere piede nessuno - eppure custodisce ancora in quei magazzini, chiusi ma al tempo stesso non vuoti, dunque, tutta una serie di attrezzature e di abbigliamento da calcio. Un piccolo pezzo di storia del pallone che se ne sta prigioniero del nulla, insomma, come in attesa di un sussulto, di un qualcuno che lo rifaccia uscire e riusare sul campo.

Certamente questo qualcuno non può però essere rappresentato dai quattro giovanissimi beccati per l’appunto nei giorni scorsi con le mani nella marmellata dalla polizia locale, che nell’occasione ha metaforicamente fatto scendere in campo il suo Nucleo di polizia giudiziaria e ha prontamente raccolto le segnalazioni di un abitante della zona (il quale in due differenti circostanze aveva notato dei «movimenti sospetti» nei paraggi dello stadio del Ponziana) ed è piombata sul “Ferrini” al momento giusto. Ma andiamo con ordine: la prima segnalazione risale al giovedì dell’altra settimana. Gli investigatori del Nucleo di polizia giudiziaria, supportati da una prima pattuglia del Reparto motorizzato e una seconda del Nucleo interventi speciali in divisa, hanno fermato due minorenni, il più giovane dei quali non ha come detto nemmeno 14 anni, vicini all’impianto, ciascuno con un borsone da calcio pieno di articoli sportivi. Il frutto di uno shopping “selvaggio” appena finito? Nient’affatto. Era tutta roba proveniente proprio dal “Ferrini”: tute, maglie, palloni e guanti da portiere.

Gli agenti della municipale in breve hanno ricostruito che i due si erano intufolati nei magazzini dopo aver danneggiato una porta-finestra e che non si erano limitati al furto divertendosi pure a fare i “devastatori” tra scritte sui muri, definite in una nota stampa del Comune «di stampo nazionalista», e vari «manufatti interni» rovinati.

La ricostruzione di cui si diceva non poteva, dopotutto, essere complicata se è vero che i due, rappresentanti della “generazione smartphone”, hanno pensato bene di filmare le loro “gesta” con il cellulare. Avrebbero voluto esibire quelle immagini a qualche amico, come fosse un trofeo, hanno servito invece su un piatto d’argento le prove del “delitto”.

Il secondo episodio è datato sabato pomeriggio, quando gli agenti di polizia giudiziaria, intervenuti dopo la segnalazione con una pattuglia in divisa, hanno colto altri due giovanissimi in flagranza di reato. Uno se ne stava dentro l’impianto a passare la refurtiva, che consisteva anche in questo caso in vario abbigliamento calcistico, al complice che invece era rimasto fuori.

Quando i vigili li hanno identificati hanno scoperto che si trattava di due fratelli che abitano in zona, il più piccolo dei quali non ancora maggiorenne. La successiva perquisizione a casa loro, si legge ancora nella nota del Comune, «ha consentito di trovare altri articoli di abbigliamento sportivo provenienti dal Ferrini». Il valore complessivo della refurtiva recuperata nelle due giornate ammonta a quasi duemila euro. Sui responsabili del primo “colpo”, riconsegnati ai genitori come da prassi, grava una denuncia a piede libero alla Procura dei minori per concorso in furto e danneggiamento aggravato in edificio pubblico. I fratelli colti in flagranza sono stati a loro volta denunciati in stato di libertà per concorso in furto aggravato in edificio pubblico, il più piccolo alla Procura dei minori con formale riconsegna ai genitori e il maggiorenne alla Procura ordinaria, con l’informativa della polizia locale finita sul tavolo del pm Nicola Russo.

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