Furti a raffica di badanti e colf a Muggia

I colpi messi a segno sono già una decina. L’amministrazione corre ai ripari e invita i cittadini a regolarizzare le lavoratrici
Di Riccardo Tosques

MUGGIA. La nuova frontiera del furto nelle case muggesane? I colpi messi a segno da colf e badanti “ovviamente” non regolarizzate. Per ora nella cittadina muggesana sono già una decina i casi registrati, e rimasti impuniti giacchè i cittadini derubati non se la sentono di rivolgersi alle forze dell’ordine in quanto dovrebbero “autodenunciarsi” per aver affidato un lavoro in nero, ma sembra che il fenomeno sia in aumento. Le sparizioni di denaro e oggetti preziosi dovute a collaboratrici domestiche e assistenti familiari che naturalmente tendono a sparire assieme alla refurtiva sono così diventate un vero e proprio problema sociale del quale ha deciso di occuparsene anche l’amministrazione comunale guidata da Nerio Nesladek.

L’assessore alla Promozione della Città Stefano Decolle, esponente del Pd rivierasco, ben consapevole che tutti i furti di denaro e oggetti preziosi non sono state denunciati visto che le colf e le badanti non regolamentate da un punto di vista lavorativo, ha lanciato un appello ai cittadini. Invitandoli con forza a cambiare rotta: «I migliori guardiani della sicurezza siamo noi stessi. E quindi, fermo restando che non si mette in discussione la fiducia nel prossimo, invito tutti i muggesani a ricordare che il contratto di lavoro è una tutela non solo per i lavoratori, ma anche per i datori di lavoro, in caso di incidenti legati all’attività svolta o in caso di eventuali danni ovvero di furti».

Dà man forte, per una volta, anche l’opposizione. Christian Gretti, consigliere comunale del Pdl, non ha dubbi: «Il rischio di risparmiare peraltro ingiustamente non regolarizzando una badante o una colf, nel caso delle sparizioni di oggetti preziosi, si paga a caro prezzo e con gli interessi. Esiste uno sportello della Provincia (Sportello Si.Con.Te - Assistenti Familiari, Sistema di conciliazione integrato, ndr) a cui rivolgersi in caso si abbia bisogno di un’assistente familiare o domestica. E quindi gli strumenti per mettersi in casa persone qualificate e di fiducia ci sono tutti. È giusto utilizzarli».

Il vicesindaco Laura Marzi racconta la sua esperienza personale: «Ho personalmente avuto nella mia famiglia una badante rumena che ho subito stabilizzato in modo tale da riconoscerle i contributi e l’assistenza sanitaria. Per me la sua presenza è stata un’esperienza ottima. Spiace constatare che altrove non sia andata così».

La regolarizzazione, quindi, come antidoto principale alla piaga dei furti che sta colpendo Muggia. Una piaga che si è estesa a macchia d’olio e che non riguarda solo colf e badanti. Gli ultimi episodi si sono infatti verificati nelle case di frazione di Chiampore che sono state ripulite da ignoti. L’assessore Decolle, al riguardo, invita la comunità muggesana alla massima attenzione ma non solo: «Spesso, di questi tempi si è portati ad erigere grandi muri per tutelare la propria proprietà e per proteggere la propria privacy ma non ci si rende conto che così facendo ci si rende in realtà più vulnerabili nei confronti di possibili malintenzionati. Una recinzione bassa e un rapporto di buon vicinato sono sempre le armi migliori».

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