Fuori uso la terrazza al bivio di Barcola. L’allarme degli habituè

Appello al sindaco e raccolta firme per sollecitare il restauro della piattaforma danneggiata dall’ultima mareggiata

TRIESTE Sono allarmati i bagnanti che frequentano abitualmente il bivio di Miramare. Il loro timore è che i danni provocati alla discesa a mare dalla recente ondata di maltempo, non vengano riparati in tempo per la prossima stagione estiva. E così, a pochi giorni dalla chiusura dei gradini verso la terrazza accanto all’acqua, hanno lanciato un appello al sindaco Roberto Dipiazza e avviato una raccolta di firme ad hoc. Preoccupazioni a cui l’assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi risponde ridimensionado l’allarme e ricordando che si sta procedendo intanto con la conta dei danni, per passare poi al programma di ripristino, anche se è prematuro parlare di tempi e modalità.

«Care amiche e amici del bagno bivio 2 di Trieste - scrive Marcello Saridachi, in rappresentanza dei bagnanti della zona - con grande dispiacere devo comunicarvi che la prossima estate non ci vedremo in quella nostra oasi di pace per fare il solito bagno di mare, perché una grande mareggiata ha distrutto un pezzo di piattaforma del bagno bivio 2 di Trieste, quella della scaletta di ferro, e di conseguenza il Comune ha deciso di chiuderlo completamente. La mia preoccupazione sta nel fatto che non credo che in questo inverno e nemmeno nei prossimi da parte del Comune verrà fatta la delibera di appalto per i lavori di ripristino. Che fare allora? Facciamo una petizione per chiedere al sindaco il suo ripristino in tempi brevi, per poter godere dell'odore del mare, dell’aria salmastra, del vento e delle amicizie trovate per caso nella nostra vita, ma non a caso».

Dal canto suo il Comune rassicura. «La situazione non è proprio così - puntualizza l’assessore Lodi - ci sono stati diversi danni dovuti al maltempo, nella parte del bivio e non solo, e sono stati tutti documentati dal servizio Sport che fa capo a Giorgio Rossi, per procedere con la quantificazione. È stata poi aperta la pratica assicurativa, per vedere se è possibile richiedere un risarcimento. È comunque prematuro sottolinea – dire che il Comune non interverrà. Abbiamo preso atto di tutto, si procederà ora con i sopralluoghi e si valuterà poi come proseguire. Al bivio il danno è grosso, ma ricordo che non è il solo, è tutto il lungomare di Barcola ad averne subiti tanti a seguito della mareggiata». —


 

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