Fuori pericolo la bambina intossicata dai funghi velenosi
TRIESTE Le condizioni della famiglia di origini moldave intossicata da un fungo velenoso, l’Amanita phalloides, sembrano finalmente migliorare.
La madre, il padre, la figlia e la nonna, dopo una settimana di ricovero, potrebbero evitare il trapianto di fegato. Ma il condizionale è ancora d’obbligo. Il rischio di un intervento chirurgico del genere, l’unico che avrebbe consentito loro di salvarsi la vita, si è fatto concretamente reale in tutti questi giorni trascorsi in ospedale. Soprattutto per la bambina di dieci anni, trasferita dal Burlo Garofolo in Pediatria a Padova proprio per fronteggiare situazioni estreme. Ma fortunatamente la bimba adesso appare fuori pericolo. Stabili anche la mamma (45 anni) e la nonna (73), che si trovano ancora in Medicina d’Urgenza a Cattinara. Nemmeno il padre, cinquantunenne, risulta nell’elenco dei pazienti da sottoporre a trapianto. Così, almeno, fanno sapere dall’ospedale di Udine, dove il paziente è stato spostato nei giorni più critici. Il quadro clinico è comunque in evoluzione.
Tutto è cominciato due mercoledì fa, dopo una cena a base di funghi che la famiglia aveva raccolto durante una passeggiata nei sentieri di Duino. Volevano prendere dei “chiodini”, ma senza rendersene conto nel cestino è finita anche un’Amanita phalloides, una specie mortale.
Mamma, papà, figlia e nonna hanno iniziato a sentirsi male già di notte, con vomito, diarrea e dolori allo stomaco, per poi peggiorare il mattino successivo. Finché è stato necessario chiamare il 112. L’ambulanza ha portato l’intera famiglia a Cattinara, con urgenza. La bambina, che fin da subito ha manifestato segnali di insufficienza epatica in particolare nei valori riscontrati nelle transaminasi (enzimi) del sangue, è stata ricoverata al Burlo.
Le tracce dell’Amanita phalloides sono state rinvenute grazie agli accertamenti al microscopio eseguiti dagli esperti del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria (Struttura complessa Igiene degli alimenti e della nutrizione).
Nei giorni scorsi, a poche ore dal ricovero in ospedale, era stata disposta una consulenza micologica sugli avanzi della cena proprio per risalire all’origine dell’intossicazione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo