Fuori dall’asilo il 30% dei bimbi, in 286 finiscono in lista d’attesa

Pronte le graduatorie provvisorie delle scuole dell’infanzia. L’elenco di esclusi si ridurrà in corso d’anno
Una bambina intenta a disegnare un arcobaleno in una scuola dell’infanzia
Una bambina intenta a disegnare un arcobaleno in una scuola dell’infanzia

Il rituale è sempre lo stesso: ci si connette al sito www.triestescuolaonline.it e, con un misto di curiosità e apprensione, si digita nome, cognome e data di nascita del proprio figlio, finché non arriva il verdetto: dentro o fuori. Quest’anno sono 286 i bambini che non hanno trovato posto nella scuola dell’infanzia comunale prescelta per l’anno scolastico 2015-16 e che dovranno quindi “ripiegare” su un altro asilo, magari più lontano da casa o dal posto di lavoro di mamma e papà.

Graduatorie provvisorie
Delle 967 domande di iscrizione presentate a inizio febbraio, infatti, ne sono state accolte in prima battuta 681 (il 70,4%), con una lista di attesa provvisoria pari al 29,6% del totale. “Provvisoria”, in questo caso, è la parola chiave: tra rinunce, cambi di scuola e ripensamenti vari, l’elenco è destinato ad assottigliarsi nel corso dei mesi, come dimostra il dato finale degli accoglimenti nell’anno scolastico in corso: 97,9% di domande soddisfatte (su 1014) a fronte di una lista iniziale di 328 esclusi (scesi a 21 a gennaio 2015).

La rabbia sui social
Nonostante le prospettive siano positive, però, le graduatorie provvisorie delle scuole dell’infanzia comunali - cliccatissime nell’area dedicata del sito Internet dell’amministrazione - hanno comunque lasciato l’amaro in bocca a centinaia di famiglie, che hanno sfogato sui social la loro rabbia. «Dopo il calvario del nido, ora ci tocca quello delle materne»; «Che senso ha organizzare gli open day e illudere le famiglie, quando poi ti ritrovi in lista di attesa con 20 persone davanti e la certezza che tua figlia, in quella scuola, non entrerà mai e dovrai sceglierne un’altra chissà dove?» sono solo alcuni dei commenti, frustrati, delle mamme triestine escluse.

La replica dell’assessore
«Capisco che alcune famiglie non siano contente di dover scegliere un’altra scuola, ma è un sacrificio inevitabile, anche per una questione di capienza, a fronte del quale riusciamo, però, a dare una risposta positiva alla quasi totalità delle domande, cosa non da poco se rapportata con le altre città italiane - è la risposta dell’assessore alle Politiche educative del Comune, Antonella Grim -. Lo scorso anno siamo arrivati a coprire il 97,9% delle domande iniziali partendo da una lista di attesa molto più lunga di quella attuale e non ho motivo di credere che quest’anno le cose andranno diversamente, anzi. Invito i genitori a essere ottimisti, perché la situazione è molto fluida e in continuo aggiornamento».

Regolari e anticipatari
Tornando alle iscrizioni, alle 967 domande “regolari” si aggiungono poi le 131 richieste dei cosiddetti “anticipatari”(nel 2014 erano state 154, ndr): si tratta dei bambini nati dal primo gennaio al 30 aprile 2013, che sono inseriti in una lista a parte e verranno accolti solo se ci saranno ancora posti disponibili una volta soddisfatte tutte le richieste dei bimbi nati entro il 31 dicembre 2012.

Proprio per questi ultimi, si aprirà ora la seconda fase delle iscrizioni: dal 6 al 13 maggio, chi risulterà escluso dalla graduatoria definitiva (attesa per il 30 aprile) potrà presentare una domanda su opzione per una o più scuole che hanno ancora posti disponibili. Il numero dei bambini accolti continuerà dunque a oscillare nel corso dei mesi, anche ad anno scolastico iniziato.

I posti liberi
Al momento della pubblicazione delle graduatorie provvisorie - fa sapere il Comune - risultavano esserci ancora posti liberi alla Borgo Felice, Stuparich, Delfino Blu (anche nella sezione slovena), Don Chalvien, Giardino incantato, Il Gardino dei sogni, Kamillo Kromo, L’Arcobaleno, Mille Bimbi e La Capriola, oltre che in alcune scuole statali e in strutture private convenzionate.

Le scuole statali
Accanto alle 31 scuole dell’infanzia comunali, l’offerta complessiva del territorio comprende anche 29 istituti statali. Alle famiglie che hanno subito optato per questa scelta, preferendola alla proposta comunale, è andata decisamente meglio: su 509 richieste ne sono state accolte ben 470 (di cui 23 anticipatari), per una lista di attesa di soli 39 bambini (11 nati dopo il primo gennaio 2013). Un dato positivo dovuto anche all’apertura di una nuova sezione a Opicina che ha aumentato il numero di posti totali disponibili.
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo