Fuori dal ricreatorio da soli a 7 anni: i dubbi dei genitori
Recepita la norma nazionale che abbassa l’età richiesta ai bambini per uscire da soli dalle strutture comunali

Lasorte Trieste 20/06/18 - Ricreatorio De Amicis
TRIESTE I bambini che hanno compiuto 7 anni possono uscire da soli dai ricreatori al termine delle attività e, sempre da soli, incamminarsi verso casa. A patto che, però, i loro genitori sottoscrivano un’apposita autorizzazione. È la novità di questa estate, introdotta dal Comune a seguito delle disposizioni in materia di uscita dei minori stabilite all'articolo 19-bis della legge nazionale 172 approvata lo scorso dicembre.
Il provvedimento è stato comunicato in questi giorni ai genitori degli iscritti. E, come prevedibile, non ha mancato di suscitare reazioni accese. Molti approvano la nuova possibilità, altri ritengono rischioso consentire ad un bambino di quell’eta di girare in città da solo. Tutti, comunque, sottolineano l’importanza di lasciare la decisione finale alle mamme e ai papà.
La normativa nazionale in questione dà disposizioni in materia di uscita dai locali scolastici di minori di 14 anni. Il Comune ha ritenuto di applicarla solo agli utenti dei 12 ricreatori - frequentati da bambini che hanno in media tra i 6 e i 14 anni -, escludendo invece nidi e scuole materne, dove i “pupi” sono obiettivamente troppo piccoli per uscire da soli. Nello specifico, la legge nazionale stabilisce che «i genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori e i soggetti affidatari dei minori di 14 anni, in considerazione dell'età di questi ultimi, del loro grado di autonomia e dello specifico contesto, nell'ambito di un processo volto alla loro autoresponsabilizzazione, possono autorizzare le istituzioni del sistema nazionale di istruzione a consentire l'uscita autonoma dei minori di 14 anni dai locali scolastici al termine dell'orario delle lezioni». L'autorizzazione esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell'obbligo di vigilanza.
Ma da che età è possibile autorizzare i figli ad uscire da soli? La legge, pur facendo riferimento all'età scolastica, non lo indica. Il Comune è intervenuto così con una determina dirigenziale. L’atto stabilisce per la fascia di età e di servizio 0-6 anni (al ricreatorio si può accedere di norma dai 5 anni) che i minori debbano uscire dai ricreatori con un adulto maggiorenne qualificato, mentre dai 7 anni e fino al raggiungimento della maggiore età contempla l’uscita autonoma previa sottoscrizione da parte dei genitori di un’autorizzazione. «Lo ritengo un provvedimento corretto - valuta l’assessore all'Educazione, Angela Brandi - che mette al centro le decisioni delle famiglie e incentiva l’autonomia dei ragazzi. La decisione spetta comunque ai genitori e va considerato che resta in capo agli educatori la valutazione delle situazioni contingenti di oggettiva difficoltà: se diluvia, ad esempio, non lasceranno che un bambino esca da solo, così come se non dovesse sentirsi bene, se ci dovessero essere manifestazioni o incidenti in zona».
I ricreatori, attualmente in modalità “Ricrestate”, sono aperti dalle 7.30 alle 14.30 mentre dalla seconda settimana di settembre dalle 14.30 alle 19.30. Chi ha deciso di autorizzare l’uscita autonoma del figlio deve compilare un modulo che ha valore anche per gli anni successivi. Gli altri dovranno ritirare personalmente i figli all’uscita o delegare, previa segnalazione alla segreteria, altre persone maggiorenni. «Ritengo che 7 anni sia troppo presto, - valuta Sandra Dri, nonna di due bambini, mentre attende i pargoli davanti al cancello del ricreatorio Padovan -. Temo la poca responsabilità di alcuni genitori nel valutare i rischi che un piccolo di quell'eta corre a girare da solo: non vorrei prendessero questa decisione con troppa superficialità». «Io avevo le chiavi di casa e andavo a fare la spesa a quell'età - riferisce Sandra, che ha una figlia al Gentilli di Servola - ma la città è cambiata e dipende anche dalla zona dove si trova il ricreatorio». «Nel fare la scelta è bene che i genitori si ricordino cosa è successo ad un’adolescente come Yara Gambirasio, sparita a poche centinaia di metri da casa in un tranquillo paesino», evidenzia Fabiana Capasso, zia di una bimba che va al De Amicis.
Valuta positivamente la novità invece Flavio Capasso, nonno di una ragazzina di 11 anni: «Le autorità lasciano al genitore la facoltà di scegliere - sottolinea -, quindi non capisco dove stia il problema». «Bisogna pensare che ci sono bambini molto responsabili, - spiega Eleonora Balbon, mamma di un’adolescente - già abituati magari ad andare a fare piccole commissioni, che abitano non lontano dal ricreatorio o che lo frequentano con un fratello più grande con il quale tornare a casa. Nel loro caso le uscite autonome non rappresentano di certo un’anomalia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video