Fumata rossastra dalla Ferriera, reazione anomala del refrattario

TRIESTE Una fumata rossastra si è levata lunedì 8 maggio, poco prima delle 6, dall’altoforno dello stabilimento servolano di Acciaieria Arvedi. L’azienda ha precisato in una nota che l’emissione dei fumi è avvenuta durante l’apertura del foro di colata dell’altoforno, operazione che avviene una dozzina di volte al giorno. Il fenomeno è stato ovviamente notato e registrato sui social: ne sono seguite copiose proteste.
Qualcuno vorrebbe far passare questo come miglioramento? Qui il video della stupefacente #Ferriera di #Trieste https://t.co/Q5DNRR24mO pic.twitter.com/BOZYPI7FtD
— Lorenzo Battista (@lor_bat) 8 maggio 2017
Nel comunicato la società spiega che “il materiale refrattario con cui è realizzato il “tappo” del foro ha purtroppo avuto una reazione anomala” che ha causato appunto la nuovola rossastra.
Nell'ultimo anno, prosegue la nota dell’azienda, la struttura tecnica hanno effettuato severi controlli dei fornitori del materiale refrattario, per evitare il rischio di eventi simili. “In virtù di queste attività, le forniture di materiali da parte della ditta coinvolta, sono state immediatamente sospese, a scopo cautelativo”.
Anche con riguardo all’episodio accaduto lunedì la Regione ha richiesto ad Acciaieria Arvedi Trieste un maggiore impegno “affinché siano drasticamente abbattute le fumate anomale provenienti dallo stabilimento.
La nota della Regione precisa che “pur prendendo atto dell'annunciato intervento straordinario programmato per settembre e inteso a impedire la fuoriuscita di emissioni anomale, si è ritenuto di far pervenire questa indicazione all'azienda anche in vista della stagione estiva, durante la quale il verificarsi di simili episodi può venir enfatizzato dalle condizioni meteo”.
Nella stessa giornata l’Arpa ha effettuato verifiche con la direzione dello stabilimento per accertare le cause dell'evento anomalo, confermando che lo stesso è riconducibile a un difetto di qualità del materiale refrattario usato per tappare il foro di colata della ghisa. Arpa rileva inoltre che l’evento non ha comportato conseguenze rilevate dalle centraline di monitoraggio dell’aria, annunciando per i prossimi giorni controlli agli interventi attuati da Acciaieria Arvedi per evitare il ripetersi di questi eventi anomali.
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