Fumata nera su premi e indennità mensa

Regione e sindacati non trovano l’accordo sui dipendenti di Palazzo. La Uil rivendica il pagamento degli arretrati
Una manifestazione organizzata da lavoratori regionali
Una manifestazione organizzata da lavoratori regionali

TRIESTE. «Accordo non raggiunto». Roberto Finardi, direttore generale della Regione, sentenzia, a fine incontro con le organizzazioni sindacali ieri mattina a Trieste, il nulla di fatto nella trattativa con i dipendenti regionali in materia di premi produzione e regole su indennità di mensa e orari di lavoro e rimanda la partita alla prossima settimana, martedì 25, quando si cercherà di concretizzare i tentativi di avvicinamento al momento falliti. Le distanze restano infatti le stesse di due settimane fa. Da un lato la Regione, anche ieri al tavolo pure l’assessore alla Funzione pubblica Paolo Panontin, propone un “pacchetto” completo - erogazione dei circa 7,3 milioni di integrativo arretrato contestualmente a un nuovo regolamento di Palazzo -, dall’altro i sindacati intendono invece discutere del secondo punto solo dopo aver visto i soldi degli obiettivi raggiunti nel 2011, nel 2013 e nel 2013, «arretrati e dovuti», infilati in busta paga. Altrimenti, sintetizza Maurizio Burlo della Uil, «pur sapendo che la parola ricatto è pesante, non saprei quale altra formula usare».

Quei soldi, tra l’altro, ci sono. Risultano “scongelati” dopo tre anni. Sommando i 452.762 euro del saldo 2011, i 2.050.000 precedentemente accantonati e i 4.805.735 stanziati nell’assestamento di bilancio, si superano i 7 milioni. Un “tesoretto” che, nel rispetto dell’integrativo del contratto, beneficerà i lavoratori della Regione (dipendenti provinciali e comunali chiudono invece i conti anno dopo anno) con il recupero di quello che resta del 2011 e del biennio 2012-2013. Nel 2010 (e anche per gli anni successivi si viaggerà più o meno su quelle cifre) si andava da un tetto massimo di 672 euro per la categoria base, la A, ai 904 euro di un funzionario, categoria D, nel caso limite di raggiungimento del 100% degli obiettivi assegnati. Importi lordi annuali, poi tassati del 48%.

La trattativa dei regionali si arena sui buoni pasto
Lasorte Trieste 03/04/2006 - Regione Via Carducci - Sciopero Dipendenti

La Regione insiste però nell’accorpare quel capitolo alle nuove regole. E ripropone la riduzione dell’indennità di mensa (gli attuali 11,70 euro aggiunti allo stipendio) a 8,09 euro, sempre cifra lorda. In alternativa, ma si tratta di cambiare metodo, un ticket extra-busta del valore nominale di 7 euro. Anche in questo caso da tassare. Una proposta al ribasso rispetto alla quale i sindacati, fermi sull’obiettivo dei premi, non ribattono. Non almeno entrando nel merito dei numeri. Se non ribadendo che nell’un caso e nell’altro si tratta di una «chiara penalizzazione» posta la situazione vigente «che vede gli 11,70 euro trasformarsi in un netto medio di 6,80 euro per i non dirigenti e di 6,39 per i dirigenti». Senza trascurare il fatto, hanno insistito pure ieri le categorie, che la Regione ha manifestato l’intenzione di ridurre i rientri pomeridiani da 4 a 2 alla settimana, «con un ulteriore taglio rispetto al presente» sempre sul fronte dell’indennità di mensa.

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