Fugge con soldi e ragazza, frate in arresto

È accusato di aver venduto illegalmente terreni della Chiesa intascando più di un milione di euro. L’hanno preso a Zagabria
Di Andrea Marsanich

SPALATO. Amava sfrecciare lungo le principali strade della sua parrocchia in Dalmazia a bordo di auto di lusso, spesso in compagnia di belle donne.

Aveva anche un potente motoscafo e poi denaro, tanto denaro che lo facevano apparire un perfetto playboy, capace di spendere e spandere. Quando ha capito che la polizia avrebbe potuto bussare alla porta dell’abitazione parrocchiale, ha deciso di sparire. Rigorosamente con la sua bella di turno.

Lo ha tradito il segnale emesso dal suo cellulare, che ha permesso alle forze dell’ordine di localizzare fra Sime Nimac in un appartamento di Zagabria.

Dopo l’arresto e un primo interrogatorio, l’esuberante religioso è stato trasferito a Spalato e preso in consegna dagli investigatori della polizia e dell’Uskok, l’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Il frate francescano, fino a qualche giorno fa parroco della località di villeggiatura di Bascavoda (Baska Voda), regione di Spalato, è accusato di avere venduto illegalmente terreni di proprietà della Chiesa cattolica, circa 40 mila metri quadrati, intascando quasi 10 milioni di kune, pari ad un milione e 310 mila euro.

La compravendita di svariati lotti tra Bascavoda e Basko polje, per complessivi 39 mila e 556 mq, ha riguardato la società commerciale Suncani Bast ed è stata portata a termine l’aprile scorso.

Il tutto all’insaputa del titolare dei terreni, ovvero della citata Chiesa cattolica che sulla vicenda ha emesso ieri un comunicato, a firma dell’Arcidiocesi di Spalato e Macarsca e del Provincialato francescano della provincia del Santissimo Redentore.

In esso si rende noto che il contratto di compravendita è stato firmato il 10 aprile di quest’anno, con la Suncani Bast che ha versato sul conto della parrocchia di fra Sime una prima tranche di 7 milioni e 450 mila kune il 20 aprile e la seconda di 2 milioni e 343 mila kune il 23 maggio. «Il nostro ex parroco – si legge nel comunicato – si è impossessato abusivamente di tutta quanta la somma pagata dalla Suncani Bast, più altre 25 mila kune (circa 3 mila e 300 euro) che si trovavano sul conto della parrocchia. Lo ha fatto in due occasioni, il 29 maggio e il 2 luglio e senza alcuna autorizzazione delle autorità ecclesiastiche».

Il suddetto Provincialato francescano ha sporto denuncia, in base alla quale la polizia è potuta entrare in azione, mentre contemporaneamente è stato avviato il procedimento di espulsione di fra Nimac dalla Comunità francescana.

Nel comunicato si esprime inoltre dispiacere nei riguardi dell’opinione pubblica «rimasta costernata dall’egoistico comportamento di un singolo, al quale avevamo concesso la massima fiducia. Chiediamo scusa a tutti».

Chiamato anche fra Armani, per i vestiti che amava indossare, fra Sime è originario del piccolo villaggio croato di Lisani Ostrovacki.

La gente dell’ abitato, contattata dai giornalisti, ha ammesso che il frate non ha mai disdegnato compagnie femminili.

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