Frode fiscale: arrestato Baita, presidente di Mantovani

È l'impresa che sta, assieme a Impregilo e altre aziende, eseguendo i lavori sull’unico lotto assegnato della terza corsia dell’A4, ma non risulta al momento che quell’appalto c’entri con l’inchiesta. In carcere anche l’ex segretaria di Galan. Sospetti su 10 milioni di fatture false nei lavori del Mose
03/10/08 - INAUGURAZIONE ALL'ARSENALE DELLE STRUTTURE DI ORMEGGIO PER IL RIGASSIFICATORE 'ADRIATIC LNG' DI PORTO LEVANTE - PIERGIORGIO BAITA PRESIDENTE MANTOVANI SPA
03/10/08 - INAUGURAZIONE ALL'ARSENALE DELLE STRUTTURE DI ORMEGGIO PER IL RIGASSIFICATORE 'ADRIATIC LNG' DI PORTO LEVANTE - PIERGIORGIO BAITA PRESIDENTE MANTOVANI SPA

VENEZIA. Arrestato Piergiorgio Baita, presidente della Mantovani spa, una delle maggiori società italiane impegnata nelle grandi opere a Nordest: tra queste Mantovani è una delle colonne portanti dell'Associazione temporanea di imprese vincitrice del primo (e finora unico) lotto della terza corsia sull’A4 e sta eseguendo i lavori sul tratto Quarto d’Altino-San Donà. Non risulta, al momento, che l’inchiesta riguardi questo appalto. Capofila dell'Ati è Impregilo. Mantovani, tra l'altro, partecipa anche alla gara d'appalto tutt'ora in corso per la realizzazione della piattaforma logistica del Porto di Trieste.

La Guardia di Finanza di Venezia ha portato a termine nelle scorse ore una vasta operazione che si è conclusa con l'arresto di quattro persone, nell'ambito di un'inchiesta per frode fiscale.

Secondo le prime informazioni gli accusati avrebbero lucrato su alcuni grandi appalti regionali affidati con il metodo del project financing, trasferendo poi illecitamente diverse somme di denaro all'estero. Sono stati per questo sequestrati anche alcuni conti correnti in una banca di San Marino. Al centro dell'inchiesta ci sarebbero i lavori del Mose, sistema di dighe mobili che difenderà la laguna di Venezia dall'acqua alta.

Tra gli arrestati figura anche Claudia Minutillo, che negli anni scorsi ha lavorato in regione come segretaria di Giancarlo Galan. Nell'inchiesta non figurano coinvolti politici. Sequestrati beni per otto milioni di euro.

Sono una ventina le persone indagate dai finanzieri che stanno eseguendo 45 perquisizioni tra le province di Padova, Venezia, Bologna e Lecco. L’indagine è una propaggine dell’operazione "Aria nuova" che ha portato nel 2011 all’arresto di varie persone tra cui, per corruzione, l’ex ad dell’autostrada Venezia-Padova, Lino Brentan, per aver assegnato lavori a trattativa diretta aggirando le normali procedure d’appalto.

Gli investigatori contestano fatture false per oltre 10 milioni di euro nei lavori del Mose. Sono stati fatti sequestri preventivi per quasi 8 milioni di euro. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata all'evasione delle imposte mediante emissione e utilizzo di fatture false.

Gli arrestati sono:

- Piergiorgio Baita, presidente del consiglio di amministrazione della Mantovani Spa e vice presidente di Adria Infrastrutture Spa.

- Nicolò Buson, responsabile amministrativo della Mantovani Spa.

- Claudia Minutillo, amministratore delegato di Adria Infrastrutture ed ex segretaria di Galan.

- William Colombelli, presidente della Bmc Broker Srl.

Baita era già stato arrestato negli anni '90: le aule di giustizia, addirittura anche il carcere, li ha già conosciuti. Nei primi anni Novanta, in piena bufera di Mani pulite a Milano e quando a Venezia erano finiti sotto inchiesta i ministri Gianni De Michelis e Carlo Bernini per gli appalti veneti, Baita era stato arrestato, a Santa Maria Maggiore aveva illustrato al pubblico ministero il sistema delle tangenti, poi venne prosciolto. Nel 2003 era finito sotto inchiesta per evasione fiscale, ma se l’era cavata con un patteggiamento, una pena di sei mesi, cancellati grazie al pagamento di poco meno di novemila euro.

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