Friuli Venezia Giulia quarto per reddito pensionistico
TRIESTE. A posizioni da Champion’s League possono ambire i pensionati del Friuli Venezia Giulia in confronto con i “colleghi” delle altre regioni del Bel Paese. È stato un ricercatore di Ires Fvg, Alessandro Russo, a incrociare i dati di Inps e Istat e a ottenere così un ampio quadro statistico della situazione previdenziale relativa alle quattro province giulio-friulane nel corso del 2014.
Con tre dati di spicco: in termini di reddito medio lordo la regione si colloca al quarto posto nazionale, trainata dal terzo posto di Trieste e dal settimo di Gorizia.L’introduzione generale merita ora alcuni approfondimenti specifici. Cominciamo con la spesa complessiva: i trattamenti pensionistici in Friuli Venezia Giulia toccano i 6,7 miliardi, con un aumento dello 0,9% nel raffronto con il 2013. L’incidenza di questa cifra sul Prodotto interno lordo regionale è assai consistente e arriva al 19,6%, battura nel Settentrione dalla sola Liguria.
A percepire pensioni sono 362.855 residenti, con un lieve calo dell’1,2% rispetto al 2013. Record a Trieste, dove ci sono 82 pensionati ogni 100 occupati, mentre Pordenone risulta la più bilanciata con un rapporto 64 a 100. La media delle quattro province suggerisce 73 a 100.
Il numero complessiva dei pensionati è sensibilmente calato guardando al 2007 - spiega la ricerca Ires - perchè ci sono 20 mila percipienti in meno, in seguito agli effetti della riforma Fornero. Prosegue l’avanzata degli “over 65” e degli “over 75”, mentre è in forte attenuazione la fascia tra i 50 e i 64 anni.
Però al calo del numero dei trattamenti non coincide analogo decremento della spesa, anzi: durante il 2014 il reddito medio pensionistico è salito a 18.434 euro, quasi 400 euro in più rispetto all’anno precedente. Un dato, come già si rilevava all’inizio, che classifica il Friuli Venezia Giulia al quarto posto nazionale, precedeuto soltanto da Lazio, Liguria, Lombardia. La media nazionale si attesta a 17.040 euro, quella del Nordest (inclusa l’Emilia Romagna) si ferma a 17.755 euro.
A dare un importante contributo al piazzamento è Trieste, prima in regione e terza in Italia dove solo Roma e Milano fanno meglio. In media il pensionato triestino prende 20.743 euro/lordi annui: un fattore, che può spiegare l’alto rango del capoluogo, è l’elevata incidenza dei dipendenti pubblici «che in media - argomenta Russo - percepiscono redditi pensionistici molto superiori rispetto al comparto privato, in cui rientrano anche gli ex lavoratori autonomi e i liberi professionisti».
Ragionamento presumibilmente ampliabile anche alla situazione di Gorizia, che ottiene un interessante settimo posto nazionale con una media/lorda di 19.279 euro. Differente l’andamento di Udine (32ma nel Paese con 17.652 euro) e Pordenone (43mo con 17.412 euro).
Nella distinzione di trattamento tra donne e uomini netto il divario a sfavore delle prime, che prendono in media il 33% in meno. Parecchi i motivi - riportati da Russo - che spiegano il fenomeno: minore e discontinua partecipazione al mercato del lavoro, titolarità di pensioni sociali o di reversibilità, differenziale salariale, diffusione del part time.
Ulteriore evidenza: quasi un terzo dei pensionati regionali non arrivano ai mille euro mensili, mentre il 6,8% supera i 3 mila euro. Se riapplichiamo la distinzione donna/uomo, ritroveremo le sensibili differenze in precedenza riportante: il 44% delle pensionate non tocca il “millino” mensile, a ricevere oltre 3 mila euro è il 2,9%.
In termini assoluti, la provincia con più pensionati è ovviamente Udine (159.678), seguita da Pordenone (84.249), Trieste (75.514), Gorizia (43.414).
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