Friulano declassato da lingua a dialetto, Tondo protesta a Roma

Incontro urgente del governatore con il ministro Profumo: «La spending review provoca danni alla tutela della nostra parlata». Preannunciato un ricorso della Regione alla Corte costituzionale
Lasorte Trieste 23 04 04 - Consiglio Regionale - Insegna Bilingue Italiano Friulano
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Il problema dei riflessi della spending review sulla tutela della lingua friulana e sull'assetto delle autonomie scolastiche in Friuli Venezia Giulia è stato affrontato dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, in un incontro a Roma con il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo.

Sul friulano, che la spending review ha declassato da lingua a dialetto, Tondo ha preannunciato al ministro il ricorso alla Corte costituzionale, sottolineando come questa misura del governo risulti del tutto inaccettabile per la Regione. Nel prendere atto della decisione del Friuli Venezia Giulia, il ministro Profumo - si legge in una nota della Regione - ha assicurato che, su questo tema, coinvolgerà immediatamente anche il ministro per gli Affari regionali, Piero Gnudi.

Tra le conseguenze principali del declassamento del friulano, vi è anche - ha ricordato Tondo al ministro dell'Istruzione - la cancellazione di dieci posizioni dirigenziali e altri posti di lavoro, con l'impossibilità per alcuni vincitori di concorso a dirigente scolastico di essere nominati, tanto che le posizioni dirigenziali saranno coperte provvisoriamente da reggenti. Il ministro Profumo si è riservato un approfondimento su questo aspetto, chiedendo una nota alla Regione. Tondo ha ricordato l'urgenza del problema, nell'imminenza dell'avvio del prossimo anno scolastico.

"L'incontro - ha detto Tondo al termine - è stato senz'altro positivo, visto che il ministro ha dimostrato grande disponibilità rispetto alle questioni che abbiamo posto. Adesso attendiamo risultati concreti in tempi stretti. Ci auguriamo che il Governo, pur nelle difficoltà del momento, possa trovare rapidamente gli strumenti per non penalizzare ulteriormente una Regione come il Friuli Venezia Giulia".

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