Frena la corsa del virus in Fvg: la zona gialla è più vicina «Ma non sarà liberi tutti»
Ieri 575 nuovi positivi a fronte di 7 mila tamponi. Il picco è alle spalle e Fedriga confida nell’allentamento della stretta. «Nei locali però solo clienti al tavolo»

Locali bar chiusi sui Navigli, Milano,29 aprile 2020, ANSA / PAOLO SALMOIRAGO
TRIESTE Ci sono oltre 900 casi da scorporare dai bollettini della scorsa settimana e Massimiliano Fedriga, come già alcuni giorni fa, ribadisce l’ipotesi di ritorno in zona gialla per il Friuli Venezia Giulia. Già con le nuove regole del Dpcm che il premier Giuseppe Conte varerà con decorrenza 4 dicembre. Dovesse concretizzarsi l’allentamento delle restrizioni, sarà una boccata di ossigeno in particolare per bar e ristoranti, che potranno riaprire almeno fino alle 18. Ma, avverte il governatore, l’eventuale giallo «non dovrà essere un “liberi tutti”».
Coronavirus in Fvg, Fedriga: "Tornare in zona gialla non significa 'liberi tutti'"
Come del resto ha evidenziato sabato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, il contagio continua a circolare ancora rapidamente in Fvg. E dunque, chiarisce sin d’ora Fedriga, un’ordinanza della Regione andrebbe a rafforzare le misure nazionali: «Occorrerà porre la massima attenzione, anche attraverso restrizioni puntuali come l’obbligo della consumazione da seduti». Quello che va assolutamente evitato è rialimentare il virus: «Non siamo fuori pericolo, è sempre possibile che la curva inverta la tendenza».
Fedriga: "Contagi in calo in Fvg, al via un nuovo test salivare"
A riportare il Fvg vicino al giallo sono i numeri. Nel punto stampa di ieri a Trieste la giunta fa chiarezza dopo giorni di discordanza tra i report quotidiani e i dati, con meno contagi, che sono invece serviti al ministero della Salute per lasciare il Fvg in arancione. Questione di allineamento dei flussi del sistema pubblico e di quello privato, ha informato la Regione, con un consistente scorporo di nuovi casi (915, da caricare in periodi precedenti) da applicare pure sulla scorsa settimana, quella che sarà sotto la lente nel prossimo approfondimento sulle fasce. Anziché 5.417 positivi, da lunedì 23 a domenica 29 novembre, ce ne sono ufficialmente “solo” 4.502, 643 in media al giorno. È perciò ulteriormente confermato che anche il Fvg si è lasciato il picco della seconda ondata alle spalle.
Sulle 24 ore, informa il vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi, i contagi sono 575 a fronte di 1.636 persone testate per la prima volta (l’incidenza è del 35,15%) e di 6.980 tamponi, compresi quelli di verifica (8,24%). Le infezioni da inizio emergenza sono 30.650, di cui 13.518 in provincia di Udine (+344), 7.264 a Trieste (+105), 5.768 a Pordenone (+73), 3.733 a Gorizia (+50) e 367 di residenti fuori regione (+3).
A preoccupare, una volta ancora, è la fotografia degli ospedalizzati. Le terapie intensive rimangono sotto controllo (55, -2), con un tasso di occupazione (31%) tra i più bassi d’Italia, ma i ricoveri nei reparti a media e bassa intensità continuano a salire (633, +13). Non si ferma purtroppo nemmeno la conta dei decessi. Da marzo sono 838: 306 a Trieste, 313 a Udine, 180 a Pordenone e 39 a Gorizia. Se ne aggiungono ieri altri 21, di cui cinque a Trieste (due uomini di 75 e 75 anni e una donna di 83, morti in ospedale, un uomo di 99 anni e una donna di 95, morti in residenze per anziani) e uno in provincia di Gorizia: un uomo di 86 anni di Cormons. In Friuli le vittime, tra i 70 e i 90 anni, sono di Gemona, Pavia di Udine, Buttrio, Caneva, Codroipo, San Giorgio della Richinvelda, San Giovanni al Natisone, Nimis e Udine.
Tra i contagiati di giornata due infermieri, un farmacista e un operatore socio sanitario in Asugi, un medico al Burlo, sei infermieri, un logopedista, un medico, uno psicologo, un veterinario e tre operatori socio sanitari nell’Azienda Friuli Centrale, un infermiere nella Friuli Occidentale. Casi anche tra gli ospiti e i lavoratori del centro diurno di via Weiss a Trieste, come informa l’assessore comunale Carlo Grilli. Gli attualmente positivi in regione ammontano a 14.876 (+206), i totalmente guariti a 14.936 (+348), i clinicamente guariti a 361 (stabili), gli isolamenti a 13.827 (+195). —
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