Frecce Tricolori, già nel 1928 nacque il settore acrobatico a Campoformido e a Gorizia

Roberto Covaz

TRIESTE Nel cuore del Friuli Venezia Giulia si riflette uno spicchio triangolare di cielo che fa da cornice alla storia dell’aviazione italiana, militare in particolare, che nell’eccellenza delle Frecce tricolori, cesella la sua sintesi tra perizia tecnica, orgoglio di appartenenza e stimolo per le nuove generazioni.

I vertici di questo immaginario triangolo sono Campoformido, Rivolto e Gorizia. È sui campi di volo di questi tre comuni che è nata e si è sviluppata l’acrobazia aerea. La Pan oggi celebra i suoi primi sessant’anni ma l’acrobazia aerea collettiva è ben più longeva.

La storia ufficiale fa risalire al 1928 la nascita in Italia di tale specialità dell’Aeronautica. All’aeroporto di Campoformido viene costituito il primo Stormo Caccia al comando del tenente colonnello Rino Corso Fougier.

Nel normale addestramento dei piloti vengono inserite le manovre acrobatiche.

Da quel momento ogni stormo ha la sua pattuglia acrobatica. È all’aeroporto di Gorizia che la specialità conosce il suo sviluppo più convinto con la costituzione del quarto Stormo Caccia terrestre.

Lo scalo goriziano, oggi intitolato ad Amedeo Duca d’Aosta, comandante del quarto Stormo, diventa a tutti gli effetti uno dei punti di riferimento del volo acrobatico internazionale.

Un luogo predestinato visto che alcuni decenni prima, il 25 novembre 1909, dai prati di Campagna bassa dell’austriaca Gorz si levò in volo per alcuni minuti l’aereo Eda, al comando del goriziano Edvard Rusjan. Ad assisterlo il fratello Pepi.

Ma torniamo alle acrobazie. Nel secondo dopoguerra, in un’Italia da ricostruire, si rimettono insieme i tasselli delle pattuglie acrobatiche dotate, all’epoca, di caccia a reazione inglese Vampire.

L’organizzazione dell’Aeronautica militare prevede per ogni stormo la presenza di una pattuglia acrobatica. La necessità di razionalizzare l’impegno di tanti uomini e velivoli pone le basi per la costituzione di un’unica pattuglia specifica permanente. Ecco sorgere nel 1961 il 313° Gruppo addestramento acrobatico con sede a Rivolto. Al comando viene nominato il maggiore Mario Squarcina. Da allora sessant’anni di successi in Italia e all’estero e di un crescendo di professionalità.

Il Friuli Venezia Giulia ha dato alcuni piloti e tre comandanti alle Frecce Tricolori: il pordenonese Giuseppe Bernardis, il friulano Marco Lant e Vittorio Cumin di Romans d’Isonzo. Curiosamente anche Squarcina, per un periodo, abitò nel paese isontino, dopo essere riparato dal fuggi fuggi dell’8 settembre 1943.

E a Romans è ancora nitido il toccante ricordo del sorvolo della Pattuglia Acrobatica sopra la chiesa durante la celebrazione dei funerali della moglie di Cumin. Anche questo significa Pan.

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