Frattini a Dipiazza: il caso vignetta al vertice bilaterale
Il primo cittadino: «Siamo certi che affronterà il tema. La reciprocità fra Italia e Slovenia ci deve essere»
La questione della vignetta slovena verrà discussa a fine novembre a Lubiana, al prossimo tavolo bilaterale fra Italia e Slovenia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l’ha assicurato ieri direttamente al sindaco Roberto Dipiazza.
Sono stati sufficienti dieci minuti per avere dunque una garanzia importante. Dieci minuti per capire che, sulla questione, il governo è più aggiornato di quanto si potesse pensare 24 ore prima, alla luce di quel transitorio e sintetico «Stiamo valutando» speso dallo stesso rappresentante della Farnesina l’altro giorno a Vienna. La gabella introdotta da Lubiana, cui è vincolata la possibilità di passaggio su autostrade e strade a scorrimento veloce nella vicina Repubblica, sarà dunque al centro di un dialogo ai massimi livelli istituzionali. Un incontro che verterà, comunque, principalmente sul progetto del rigassificatore di Zaule e per il quale si attende di conoscere i dettagli organizzativi: al momento, infatti, si sa solo che il vertice avrà luogo nella capitale slovena verso la fine di novembre. Tra poco più di un mese.
Di certo, però, c’è che, ieri pomeriggio, approfittando della presenza del ministro al convegno “Alcide De Gasperi. Un europeo venuto dal futuro” al Castello di Udine, Dipiazza non ha perso tempo, bloccando Frattini per una manciata di minuti. Gli ha spiegato le motivazioni che fanno ritenere alle istituzioni locali illegittima la vignetta, ottenendo riscontri concreti. «Frattini mi ha detto: lei ha ragione - racconta il sindaco -, porterò tutto al prossimo tavolo bilaterale italo-sloveno. Io posso solo aggiungere come le nostre istanze siano logiche, tutto qua. La reciprocità fra i due paesi, prevista dai trattati, ci deve essere, altrimenti questi accordi internazionali non sono tali. Il ministro, peraltro, è sempre molto attento a queste zone e siamo certi che affronterà il tema, su cui fra l’altro era completamente aggiornato». Frattini, peraltro, aveva già dedicato un passaggio al caso vignetta anche poco prima, a Tavagnacco, nel corso del pranzo di lavoro a porte chiuse organizzato dal Pdl. «Oltre a ciò, il ministro si è soffermato sull’importanza del sempre più vicino ingresso della Croazia nell’Unione europea - ha raccontato il coordinatore regionale pidiellino Isidoro Gottardo - e ha ribadito come, sul rigassificatore, l’Italia essendo paese sovrano non debba temere alcun veto da parte slovena».
Nel corso dell’appuntamento, a cui - fra gli altri - ha presenziato anche il presidente della Regione Renzo Tondo, è arrivata poi la conferma che sarà Trieste la sede, il prossimo 5 febbraio, del seminario targato Osservatorio della Fondazione Mediterraneo, in cui si parlerà di reti infrastrutturali nazionali e internazionali e, in particolare, di portualità e intermodalità. Parteciperanno i ministri Franco Frattini e Altero Matteoli, oltre al Commissario europeo ai trasporti Antonio Tajani.
Tornando alla vignetta e all’azione di Dipiazza, forte peraltro della consulenza dell’avvocato Paolo Sardos Albertini sull’interpretazione dei trattati internazionali, c’è da registrare un intervento del presidente dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota: «L’interessamento del Comune avrebbe potuto cambiare le cose già prima, cioè al momento in cui l’Unione degli istriani si era mossa nell’aprile del 2008». Nella nota diffusa ieri, in ogni caso, l’Unione degli istriani esprime il suo «pieno consenso» all’iniziativa del sindaco di rivolgesi alla Farnesina.
Martedì scorso a Roma, i rappresentanti della Federazione delle associazioni degli esuli avevano consegnato ai funzionari ministeriali, nell’ambito del tavolo permanente con il governo, la documentazione utile ad effettuare alcuni approfondimenti sulla vignetta. Una prima risposta alla richiesta di un parere è attesa per la prossima settimana.
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